Nel silenzio s’ode il fruscio d’un pennello sulla tela,
raschia i solchi, ruvidi, li appiana.
Strane forme prendon vita,
a sfogare forse un dolore
e solo una sottile firma le fissa lì,
a non chieder nulla,
come il silenzio.
Seppur invisibile è sì soffice,
dolce ma non unico compagno.
Ascolta, aspetta, è discreto.
Fa sì che ad ogni domanda giunga una risposta,
e anche se non s’ode,
a tempo debito verrà.
Lontani, avvicina.
Estranei, fa conoscere.
Diversi, fa somigliare.
Nel silenzio, il silenzio, fa sognare.
Lorenzo Carella