Antonio Filice “Positive”, classe 1994, di Cosenza, ha tutte le carte in regola per diventare la nuova stella del rap italiano. Molte le esperienze maturate negli anni. Ora il suo sogno si sta avverando: un contratto discografico firmato qualche mese fa e l’uscita del primo singolo “Mi ricordo”, disponibile su tutte le piattaforme digitali (youtube, spotify, Apple music, Play store).
Positive ha deciso di lasciare la Calabria e trasferirsi a Milano, città che negli anni ha lanciato i maggiori rapper sulla scena italiani. Bisogna sempre lottare per ciò in cui si crede e il giovane rapper cosentino lo sa bene.
Il video del singolo è stato girato nel centro storico di Cosenza, quasi a dar voce ad una parte della città troppe volte abbandonata a se stessa, che si sta sgretolando, muta se non nella voce dei “fantasmi” che continuano a viverlo e a popolarlo nonostante i suoi vicoli e le case si siano lasciate andare alle ferite delle intemperie e della noncuranza. Un centro storico agonizzante ma dannatamente bello. E il rap come genere musicale da sempre ha assurto alla funzione di denuncia e di lotta, di una narrazione fatta di barre per superare le sbarre in cui le periferie si trovavano e ancora oggi si trovano rinchiuse; per andare oltre il ghetto fisico e mentale costruito attorno alle estremità delle metropoli. Nel rap si butta tutta la rabbia della propria situazione di vita difficile, sempre ai margini, in bilico tra legalità ed extralegalità (penso ai rapper americani); oppure le parole usate come pietre di denuncia da scagliare contro l’ingiustizia. È un mondo composito quello del rap in cui tante storie e vissuti si sovrappongono e costruiscono rime. Le parole s’inseguono veloci, metrica serrata. La voglia di far sentire la propria voce e di buttare giù tutto quello che si ha dentro per riuscire ad andare avanti.
In “Mi ricordo” Positive racconta un’amicizia (un’amicizia che in qualche modo ci unisce anche senza conoscerci di persona). Racconta di Andrea Arcuri, il ragazzo di Santo Stefano di Rogliano ultrà del Cosenza morto in un incidente stradale nell’agosto 2017. Tra le parole è facile per chi ha conosciuto Andrea scorgerlo far capolino, vedere spuntare il suo viso sorridente. I consigli e le chiacchiere dopo le giornate lavorative, l’incoraggiamento nel non abbandonare la passione nel far musica, l’ancora di salvezza nei momenti no, il posto migliore nel quale rifugiarsi e trovare conforto e sprono. Antonio racconta sì il dolore per una perdita tanto grande quanto inaspettata ma anche e soprattutto di un affetto che va oltre, di una vita bara che spesso si prende gioco di noi fuggendo via. Ma è anche dire grazie per il sentiero percorso insieme, per l’esistenza che si è intrecciata e che cammina ora sulle gambe di un ragazzo dalla faccia pulita e dallo sguardo determinato. È la magia racchiusa nella narrazione, che permette ad Andrea di continuare a vivere nelle rime di una canzone o nelle parole di un libro.
Positive continuerà a lanciare i suoi versi con lo sguardo verso l’alto, fogli bianchi da riempire, sfide da superare, con una marcia in più: un amico che continuerà a colorare i suoi giorni e a tifare per lui, per le cose belle che gli si dispiegheranno davanti, una speranza alla quale aggrapparsi con tutte le forze nei momenti di rabbia e tristezza e la forza da combattente per non arrendersi mai.
Chantal Castiglione