Dom 26 Mar 2023
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Cari Muccino e Zaia la Calabria ve la racconta Luisa, una 13enne di Cleto

di Anna Zupi

 

Calabria mia bellissima contesa tra Zaia che fa guerra al Nord e la Santelli che cerca l’effetto speciale Muccino- Raoul Bova. Terra bella e malefica bistrattata da dicerie e luoghi comuni tanto da far nascere tra i più giovani l’ hashtag #nonciveniteincalabria.
Luoghi pittoreschi e spiagge paradisiache, musei e monumenti ricche si storia, tradizione e folklore.  Un fardello ormai obsoleto è il cliché della Calabria arretrata, del luogo di ‘ndrangheta dove poter incontrare uomini corrotti o maschilisti, donne represse e segregate.  Una terra raccontata magari in qualche film con Gabriel Garko o Raoul Bova stile “Palermo Milano solo andata ‘95”.
Calabria e calabresi si sono evoluti, forse lo siamo sempre stati più di tutti. 

Quest anno durante il lockdown la giovanissima Luisa di soli tredici anni, di Cleto (Cosenza), decide di improntare il suo percorso d’esami sulla Calabria.  Spesso sottovalutiamo i ragazzi, oggi Luisa è la dimostrazione tangibile di come niente e nessuno possa esser miglior sponsor di ciò che gli appartiene. Con l’orgoglio della sua terra natia e le conoscenze storico culturali, Luisa osserva la Calabria con gli occhi di un’adolescente e mostra le sue aspettative con la disillusione di un’adolescente che crede nell’incremento del settore turistico.

Cosa ti ha spinto ti ha spinto a scrivere una tesina che trattasse proprio della tua regione?

mentre scrivo, mi trovo sotto un albero d’ulivo millenario e stiamo cercando di portare alla luce con degli scavi un’antica aia, dove un tempo i nostri nonni e bisnonni battevano il grano….

Ti chiederai cosa c’entra ciò con le tue domande….

Ecco questa è la mia Calabria! Ciò che mi ha spinto a portare la Calabria come argomento di tesina è la voglia che mi avvolge di risanare e di migliorare la mia terra. Io spero, che un giorno, noi giovani riuseremo a fare qualcosa per questa nostra regione. Spero un giorno di dimostrare e di far capire a tutti cos’è davvero la Calabria cosa si cela dietro l’immagine di una terra “arsa” e “aspra” . La nostra Calabria che viene sottovalutata soprattutto da noi calabresi, è terra che ha avuto tanto e che continua ad avere tanto da dare. La Calabria è la terra dalle splendide spiagge che baciamo le vette. La Calabria, come hai letto nella mia tesina, è la terra dove cultura e natura si fondono!

Navigando su Internet, un giorno, ho letto una frase di Giorgio Bocca che diceva: “Calabria il paradiso perduto”. Un’espressione triste per descrive la nostra regione, poiché la Calabria ai miei occhi appare tutt’ora un paradiso. Un paradiso che certamente va tutelato, valorizzato e depurato da certe infiltrazioni negative.

La Calabria merita di essere valorizzata, ecco cosa mi ha spinto a portare come argomento, proprio la mia regione all’esame di terza media. Bisogna saper apprezzare i frutti che ci offre la nostra terra tutelandoli e dandogli il giusto valore così da non farli marcire. Altrimenti poi non ne potrà godere più nessuno. Spero che i giovani calabresi non siano più costretti ad emigrare così come emigrarono i nostri nonni con il rimpianto di aver dovuto lasciare una terra così bella e pura! Mi rattrista il pensiero di dover lasciare, un giorno la Calabria! Vorrei avere la certezza, di alzarmi la mattina, in futuro, e vedere non palazzi e cemento, ma avere d’avanti il mio amico ciliegio che mi fa compagnia fin da piccola.

Non vorrei mai abbandonare la mia terra, la mia famiglia, le mie radici, le mie colline e montagne, il mio sole, il mio mare e quel cielo “sempre più blu” .Io vorrei cercare di fare qualcosa di utile per la mia regione, perché desidero rimanere qui, non me ne voglio andare, così come non voleva andare via San Francesco di Paola che rifiutò la proposta del papa e del re di Francia, come non voleva andar via Rino Gaetano che rimase sempre legatissimo alle sue origini e come non voleva andar via Corrado Alvaro che lasciò la sua terra piangendo. Io vorrei rimanere in Calabria perché qui sono cresciuta e questo è il mio posto.

Crescendo hai imparato a guardare la tua terra con occhi diversi.

Conosco abbastanza bene la nostra regione perché fin da piccola ho visitato la Calabria con la mia famiglia. Papà fa l’arbitro e quasi ogni domenica io andavo con lui e così visitavo sempre nuovi posti, che erano uno più bello dell’altro. Perfino il paesino più sperduto era, invece, stupendo. E proprio in quegli anni della mia infanzia ho cominciato a capire quanto la mia terra fosse meravigliosa e poi col tempo ho voluto approfondire ciò che prima vedevo solo in modo superficiale… E studiando ho capito quanto la Calabria anche in passato sia stata bella e importante per tutta l’Italia. Ricordando che il teorema di Pitagora, che ci ha permesso di svolgere problemi prima irrisolvibili, è nato proprio sulle lavagne calabresi. I bronzi di Riace che sono le statue più belle del pianeta, si trovano in Calabria. Il primo legislatore del mondo occidentale, Zaleuco, era calabrese… L’astronomo che ha inventato il calendario con tutti i suoi giorni e mesi, Luigi Lilio, era calabrese. La Calabria è stata proprio il cuore di ciò che fu la Magna Grecia, che proprio qui da noi, coniò le prime monete incise anticipando la capitale Atene. La Calabria è apprezzata anche dal Sommo Poeta che la menziona più volte nella Divina Commedia! Ora non vorrei soffermarmi su quanto di importante ha avuto e continua ad avere la Calabria, perché è tanto!

 Gli argomenti che hai trattato sono difficili e generalmente si studiano alle scuole superiori ,questo fa notare che conosci molto bene il territorio calabrese. Come conosci molte cose che sicuramente non avrai studiato?

Molte di queste cose non le ho studiate a scuola, ma la storia della mia bella regione mi ha appassionato molto ed ho, quindi, deciso di saperne di più su ciò che di affascinante possiede il luogo in cui vivo, in cui cresco. Volevo saperne di più su ciò che mi circonda e sui calabresi che hanno fatto tanto per migliorare la Calabria e la nostra società.

Inizialmente la mia professoressa era un po’ perplessa per la scelta dell’argomento d’esame. Infatti, sembrava insolito il tema della mia tesina.

 Quali fonti hai usato come supporto durante il lockdown?

Le mie fonti sono stati i siti internet, i libri e soprattutto le persone e le mie gite calabresi. I miei nonni ed i miei zii che mi raccontavano e continuano a raccontarmi sempre cose del passato molto interessanti sulla nostra terra, cose che prima non sapevo! Ho iniziato ad arricchirmi di tante informazioni storiche e attuali. E piano piano cominciavo davvero ad appassionarmi. Ogni giorno sapevo sempre qualcosa in più e il lavoro che stavo realizzando mi piaceva maggiormente, perché tutto questo mi catturava e capivo anche, che ciò che stavo facendo era davvero entusiasmante.

Passavano i giorni ed ero contenta di ciò che stavo scoprendo. Oggi, invece, non sono solo contenta, ma anche orgogliosa della mia tesina!