di Anna Zupi
Molti bagnanti e turisti in questo caldo fine settimana hanno scelto la bella San Lucido (Cosenza) sulla costa Tirrenica Cosentina. Una cittadina tranquilla ricca di storia, cultura e tradizioni.
Le scogliere di San lucido un tempo erano distanti chilometri dalla spiaggia, oggi sono molto vicine. Quelle stesse scogliere conservano una bellissima leggenda: molto triste ricordata nei giorni di tempesta .
È la storia di Cilla, Una bella sanlucidana figlia di un pescatore. La sua bellezza era pari alle sue doti quali dolcezza e generosità nonostante fosse povera.
Cilla si innamora perdutamente di “Tuturo” : un giovane marinaio con una vita ricca di peripezie che Cilla conosceva bene, ma accecata dall’amore sopportava. La leggenda narra che una notte Tuturo uscì con la sua barca senza far ritorno e Cilla distrutta dal dolore si gettò dalla rupe sulla quale la bella sanlucidana sedeva aspettando il suo ritorno, speranzosa di salvarlo. Si narra che nelle notti di tempesta quando il mare è agitato si possono sentire le urla della bella Cilla.
Come in tutte le leggende tramandate, c’è una seconda versione che sostiene che quando Tuturo morì, Ciòòa aveva un figlio il quale decide di continuare il lavoro del padre. Al giovane toccò la stessa sorte del padre e la sfortunata e disperata Cilla si gettò dalla rupe per salvarlo.
A testimonianza della triste storia del mito di Cilla, simbolo di legami e sentimenti, oggi si può ammirare la statua di una donna rivolta verso il mare con le braccia aperte, simbolo dell’amore perduto. Il monumento è posizionato sul Lungomare tra la rotonda. La statua è stata realizzata da Salvatore Plastina di Fuscaldo a cui è stato chiesto di rappresentare Cilla. Cilla esprime tutto il suo dolore e la sua disperazione, ma il suo viso esprime dolcezza. Una leggenda che mescola il mito e la realtà.
Questa è la Calabria, questo è il sud e chi visita questa terra abbandona il pregiudizio e scoprirà le mille sfaccettature che solo questa terra sa regalare.