Nessuna conferma ed ufficialità di sorta. Ma il nome del pluriricercato e boss mafioso, Matteo Messina Denaro, è stato associato alla Calabria e ad Amantea in particolare.
Ieri sera, come hanno riportato tutte le cronache giornalistiche, è scattata una grossa operazione con l’impiego di circa 40 Carabinieri. M12, mimetiche, elicotteri: lo Squadrone Cacciatori di Calabria è atterrato sul Campo Sportivo “Stefano Medaglia” di Amantea, scatenando fantasie ed interpretazioni varie.
“Cos’è successo?”, questo il refrain ripetuto per diverse ore. La ricerca meticolosa in una palazzina posta sul lungomare cittadino ha fatto pensare, da subito, all’arresto di un latitante. La grossa palazzina, che affaccia sul litorale tirreno cosentino, ha circa 30 appartamenti, ed è proprio li che, diversi militari dell’Arma, anche della stazione di Paola e di Amantea, hanno concentrato le loro meticolose attenzioni, con una serie di controlli mirati. In particolare, i carabinieri, hanno passato a setaccio tutte le abitazioni della zona, per lo più di proprietà di vacanzieri estivi ed il sospetto è stato subito che qualche alloggio fosse stato adoperato da “qualcuno”.
Chi? Messina Denaro? Nessuna smentita al riguardo ma gli inquirenti mantengono il riservo su ulteriori sviluppi clamorosi.
Qualcuno ha pensato anche a Rocco Morabito di Africo, primula rossa calabrese, inserita nell’elenco dei latitanti più pericolosi d’Italia, diffuso dal Ministero dell’Interno.