Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo 2022 è previsto il passaggio dall’ora solare all’ora legale, una prassi che torna regolarmente in questo periodo dell’anno.
Gli orologi che richiedono un intervento manuale andranno dunque spostati in avanti di un’ora, dalle 2:00 alle 3:00. Nell’immediato si dormirà un po’ di meno, ma in compenso il nuovo regime orario consentirà di sfruttare fino a tardi la luce del sole, complice anche il progressivo allungamento delle giornate portato in dote dalla bella stagione.
L’ora legale resterà in vigore fino all’ultimo weekend di ottobre: tra sabato 29 e domenica 30 ottobre 2022 le lancette faranno marcia indietro di 60 minuti, segnando così il ripristino dell’ora solare.
Nei 7 mesi in cui sarà in vigore l’ora legale, che comincerà appunto domenica 27 marzo, l’Italia risparmierà oltre 190 milioni di euro e avrà un minor consumo di energia elettrica pari a circa 420 milioni di kilowattora, che equivalgono al fabbisogno medio annuo di circa 150 mila famiglie. È la stima di Terna – la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale – che prevede “un importante beneficio ambientale, quantificabile nella riduzione di circa 200 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera”.
Nel periodo primavera-estate, i mesi che segnano il maggior risparmio energetico stimato da Terna sono aprile e ottobre, il mese che al 30 vede il ritorno all’ora solare. “Spostando in avanti le lancette di un’ora, si ritarda l’uso della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento”, si legge in una nota.