La Calabria è una terra ricca di storia e tradizioni, tra cui spicca quella della liuteria, l’arte di costruire strumenti musicali a corda.
Una tradizione che affonda le sue radici nel XVII secolo, quando la famiglia De Bonis iniziò a produrre violini, viole, violoncelli e chitarre di alta qualità, seguendo i metodi classici e usando solo materiali naturali. I De Bonis sono considerati la dinastia di liutai più antica d’Italia e hanno tramandato il loro sapere di generazione in generazione fino ai giorni nostri.
Oggi, i maestri lutai calabresi continuano a custodire e a diffondere questo patrimonio culturale, realizzando strumenti pregiati che sono apprezzati da musicisti di fama internazionale.
Tra questi, spicca Antonio Scaglione, un liutaio di Acri, nel cuore della Sila, che è stato allievo del maestro Vincenzo De Bonis, scomparso nel 2013. Scaglione ha aperto il suo laboratorio nel 1997 e da allora costruisce chitarre classiche e acustiche con passione e dedizione, rispettando l’antica tradizione liutaia calabrese.
Un altro esempio di eccellenza è Emilio Natalizio, un liutaio originario di Rende che ha frequentato la scuola di liuteria di Bisignano, guidata dal maestro De Bonis. Natalizio ha poi proseguito la sua formazione a Cremona, la patria della liuteria italiana, dove ha aperto la sua bottega nel 1998.
Nel 2016, ha realizzato il suo sogno di riportare la liuteria nella sua terra natale, inaugurando la prima scuola di liuteria in Calabria a Rende. La scuola si propone di formare giovani artigiani che vogliano diventare maestri lutai, grazie alla collaborazione del Comune di Rende, della Provincia, della Regione e dell’Università.
La liuteria calabrese ha anche conquistato il cuore di Caparezza, il famoso cantautore rap italiano che ha visitato lo stand dei maestri lutai calabresi al Salone Internazionale del Libro di Torino nel 2019. Caparezza si è lasciato affascinare dalla bellezza e dalla qualità degli strumenti esposti e si è complimentato con i liutai per la loro abilità e la loro attenzione.
La liuteria calabrese è quindi una realtà viva e dinamica, che rappresenta un valore aggiunto per la cultura e l’economia della regione. Una realtà che merita di essere conosciuta e valorizzata da tutti gli amanti della musica e dell’artigianato.
