Sab 1 Apr 2023
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Al via la nuova rubrica di Cdn sulle professioni: “Quanto costa non farsi assistere da un (buon!) professionista?”

“Cdn” si arricchisce di nuove rubriche con professionisti del settore che, settimanalmente, apporteranno il loro contributo sul nostro portale.

A beneficio dei lettori e di chi fosse interessato agli argomenti “più caldi”.

Esempi? I Tributi o, più volgarmente, le tasse.

Di seguito l’ottimo “pezzo” dell’avvocato Luigi Salvatore Falco

“Il “fai da te” è un ottimo hobby ma, solo, se si tratta di bricolage.

Siamo nell’era delle “specializzazioni” dove il forte e continuo cambiamento di ogni singola materia è all’ordine del giorno.

Internet è un ottimo strumento, basta inserire su qualsiasi motore di ricerca una semplice parola per vedersi proiettati sullo schermo miriadi di link su quella singola materia.

Sussiste, però, un forte rischio: quello di prendere fischi per fiaschi!

Facciamo un esempio pratico attinente ai tributi.

Negli ultimi anni, i vari Governi (eletti e non!) hanno legiferato nel senso di prevedere diverse “rottamazioni” delle cartelle di pagamento di Agenzia delle Entrate – Riscossioni (la “rimpianta” ex Equitalia) e un numero – impressionante – di persone ha deciso di aderire alle predette misure di “definizione agevolata”.

Un’ottima cosa è onorare i propri debiti con l’Erario, specie se godendo di qualche agevolazione come il c.d. “saldo e stralcio”!

Una cosa – molto – meno buona è, invece, utilizzare gli strumenti in commento senza una previsa verifica da parte di un (buon!) professionista.

La materia tributaria, si sa, è particolarmente complessa e genera – purtroppo spesso – errori nei conteggi dei vari tributi oltre che delle duplicazioni nei pagamenti; in aggiunta, con riguardo agli atti del concessionario di riscossione, molti professionisti hanno notato che vengono ai contribuenti richieste somme non dovute perché prescritte.

Richiedere somme prescritte non è assolutamente di un crimine, poiché è rimessa alla sola facoltà della parte eccepire la prescrizione delle pretese tributarie ma, naturalmente, il contribuente non è – sempre – conscio di questa sua importante facoltà.

Ed è, per questo, necessario (e vivamente consigliabile!) farsi assistere da un professionista anche nella fase dell’adempimento al fine di evitare il pagamento di somme non altresì dovute o, quantomeno, essere pienamente coscienti di quello che si sta ponendo in essere.

Il contribuente, parte c.d. “debole” così come riconosciuta dal Legislatore, merita le garanzie previste dallo “Statuto del Contribuente” e tale tutela può essere garantita solo dal consulto con un professionista.

Certo, sul Web si distinguono molte pagine e siti dotati di cura e professionalità giuridica ma questi dovrebbero servire a un mero consulto preliminare e non a definire la diagnosi definitiva del problema.

 

Partendo da ciò, si è pensato di creare una rubrica giuridica, ribadendone un ruolo consultivo e non diagnostico, in modo da specificare alcuni temi caldi di profondo interesse per i contribuenti e le imprese sul campo tributario e bancario”.