Entra nel vivo lunedì 7, ai BoCs Art del Lungofiume Busento di Cosenza, il nuovo progetto di Musica contro le mafie. Si chiama Suound Bocs ed è la prima music Farm a sfondo civile mai realizzata in Europa.
Un progetto nato dalla tradizione decennale di Musica contro le mafie che da sempre si occupa della diffusione di buone idee e buone pratiche attraverso la musica e i musicisti, ma stavolta, come si fa in una factory, puntando a coltivarle insieme a 10 giovani artisti selezionati, tra i tanti che hanno fatto richiesta da tutta Italia.
Si parte oggi e si va avanti sino al 20 settembre con due appuntamenti, il 12 e il 19, in cui gli artisti Residenti testeranno sul palco e di fronte ad un pubblico di Millenials e Post Millenials, in reale ed in virtuale, le opere realizzate e che saranno raccolte all’interno del libro di lettura aumentata “Sound Bocs Diary”.
La residenza artistica mette insieme, quindi, tutto ciò che rappresenta “Musica contro le mafie” vale a dire musica e impegno civile.
Si incomincia incontrando Luisa Impastato, presidente di Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato e nipote del militante e poeta ucciso a Cinisi nel 1978, lunedì 7 settembre a partire dalle ore 16.00. L’incontro parlerà dell’importante eredità immateriale lasciata da Peppino Impastato, pensatore libero che ha combattuto contro la mafia a suon di musica e cultura.
Un messaggio fondamentale che Sound Bocs vuole far giungere è che nonostante gli avvenimenti degli ultimi mesi abbiano segnato in maniera incisiva il nostro modo di vivere e la nostra socialità, hanno anche creato nuove opportunità di incontri grazie allo sviluppo offerto dalle nuove tecnologie. È anche grazie a questi incontri e nuove sinergie che “Musica contro le mafie” ha realizzato questo progetto e ne sta sviluppando di nuovi.
Un nuovo modo di creare sinergie e incontri dunque, ma anche ma anche una modalità dinamica e interattiva che punta a coinvolgere attivamente il giovane pubblico a cui “Musica contro le mafie” si rivolge: i cittadini di domani.