Lun 27 Mar 2023
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Giovanni Tocci: un trampolino di successi

di Anna Zupi

Giovanni Tocci classe’94 nasce e cresce a Rende (Cosenza). A soli otto anni scopre il mondo dei tuffi. Oggi il suo palmarès registra medaglie di bronzo, argento e oro nelle manifestazioni più prestigiose Europee e Mondiali. Orgoglio calabrese Giovanni Tocci non si risparmia e non rinuncia a nulla aggiungendo così la laurea in lingue e culture moderne alle sue vittorie. Conosciamolo meglio attraverso qualche domanda.

Chi è “Giovanni” prima di essere un campione?  

Mi reputo un ragazzo come tutti gli altri. Nonostante passi la maggior parte della giornata in piscina a fare allenamento ho anche io del tempo da dedicare alle mie passioni e agli amici.

Per i ragazzini è comune praticare il calcio, come ti sei avvicinato al mondo dei tuffi? 

Ho iniziato con il nuoto all’età di 4 anni perché i miei volevano che io imparassi a nuotare. Dopo due anni di attività, ho chiesto di poter provare a fare qualche tuffo. Vedevo i ragazzi buttarsi dai trampolini e dalle piattaforme della piscina di Campagnano, a Cosenza e mi hanno molto incuriosito. Dopo una sorta di provino, il mio primo allenatore, Gaetano Aceti, mi ha aggiunto in squadra.

Uno sport molto impegnativo che richiede allenamento, rinunce e molto sacrificio. Quanto ti è pesato in età scolastica rinunciare a tanto per lo sport? 

In realtà non mi è pesato affatto perché nonostante le diverse rinunce ho avuto anche tanti privilegi. Per via delle gare, ero spesso in viaggio, visitavo diverse città, conoscevo gente di diverse culture e da tutto ciò ho imparato parecchio.

Giovanissimo sei un orgoglio Calabrese. Ci racconti quando hai iniziato a portare a casa risultati importanti? 

Per fortuna ho iniziato fin da subito. Ho partecipato alla mia prima gara nazionale all’età di otto anni e ricordo che, trovandomi in una realtà sportiva piccola, le aspettative erano molto basse. I miei colleghi tuffatori avevano già avuto l’opportunità di vedere il livello generale degli atleti di Roma, Milano, Bolzano e degli altri centri sportivi e mi avevano “avvertito” delle difficoltà. Nonostante ciò vinsi le prime due gare di selezione e mi qualificai alla fase finale che si sarebbe tenuta a Milano in piena Estate.

Emozionato, ma allo stesso tempo entusiasta e felice, riuscii a vincere anche la finale.

Da quella trasferta è iniziato un po’ tutto.

Il nuoto, sport che scolpisce il fisico per eccellenza, ti ha trasformato in un “modello” per molte linee. Come hai vissuto l’esperienza di posare? 

Sorrido nel leggere la parola “modello”. Posso dire che, grazie allo sport, ho avuto la possibilità di posare per qualche linea e non è stato poi così semplice. Inizialmente ci si sente un po’ imbarazzati, ma dopo qualche scatto diventa anche divertente.

Alla base dello sport c’è la disciplina e il rispetto. Cosa ne pensi e che consiglio vuoi dare ai giovani? 

La bellezza dello Sport è anche questa: ti insegna dei valori che sono fondamentali anche nella vita. Il rispetto, la disciplina, l’abnegazione, la tenacia e molti altri.

Il mio consiglio è sempre stato quello di praticare uno sport, qualsiasi esso sia, farlo con costanza, impegno e all’insegna del divertimento e del rispetto.

Dopo il diploma che strada hai intrapreso? 

Dopo il diploma ho deciso di continuare con gli studi universitari. Mi sono laureato nel 2018 in Lingue e Culture Moderne presso l’Università della Calabria e ho intenzione di terminare gli studi con la Magistrale.

Quali e quando saranno i prossimi appuntamenti? 

Il prossimo appuntamento sportivo dovrebbe essere il Trofeo di Natale a Bolzano nel mese di dicembre. Una competizione nazionale importante poiché gara di selezione per la Coppa del Mondo. A tal proposito ci tengo a ringraziare il Gruppo Sportivo dell’Esercito di cui faccio parte, perché nella preparazione alle competizioni importanti   mi supporta sempre.