Si tratta di una misura socio sanitaria, finanziata dai fondi europei della coesione del programma Pon Metro.
L’avviso pubblicato nel mese di novembre, a cura dell’assessorato al welfare e politiche della famiglia, mirava a rintracciare la disponibilità di strutture per l’accoglienza in isolamento di persone positive al Covid-19.
Il tutto nell’ambito delle azioni sociali a contrasto dell’emergenza pandemica che prevedono la realizzazione di attività di accoglienza socio sanitarie, in linea con la Decisione di Esecuzione della Commissione Europea del 7 settembre 2020.
I destinatari dei 50 posti letto individuati saranno come da bando: “soggetti autosufficienti, non allettati.
Si tratta di cittadini che, in via di dimissione dagli ospedali, non possano trascorrere il periodo di isolamento presso il loro abituale domicilio per inidoneità dello stesso o per altre motivazioni “di criticità”.
Le cause possono essere diverse: presenza di familiari immunodepressi o con patologie precedenti, anziani, soggetti fragili, assenza di spazio in casa per permettere idonea quarantena.
Requisiti ulteriori potranno essere successivamente individuati dall’Azienda Ospedaliera Territoriale o dell’ASP di Reggio Calabria in base all’evolversi della pandemia.
Inoltre tutti i destinatari dell’ospitalità da hotel covid verranno individuati a cura dell’Azienda Ospedaliera Territoriale o dell’ASP di Reggio Calabria che disporrà l’accesso alle struttura di competenza.
Ai gestori delle strutture incombono diversi obblighi, tra i quali quelli di pulizia, igiene, sanificazione costante, mentre il servizio di sorveglianza sanitaria è a carico dell’ASP e dell’Azienda Ospedaliera “Bianchi Melacrino Morelli”.