“La socialità, le nuove forme di interazione tra tutti noi, la tutela dell’ambiente e la rigenerazione urbana sono stati al centro del webinar organizzato da Innova Rende.
Tanti gli spunti di riflessione emersi, così come importanti sono stati gli argomenti venuti fuori nel corso della discussione. Alla luce di quanto discusso, riteniamo ancora più necessario rivalutare gli spazi pubblici esistenti, offrendo a Rende un ruolo chiave ed identitario all’interno della vasta area urbana, a cui noi pensiamo come una grande opportunità di crescita e sviluppo”, dicono quelli di Innova Rende.
Il tema della rigenerazione urbana deve “diventare centrale non solo nelle istituzioni, ma anche nelle imprese, nelle professioni e nel mondo dell’associazionismo. In quest’ottica, riteniamo di primaria importanza ripartire dal rilancio del Parco Robinson, anello di congiunzione dei Comuni di Cosenza e Rende, polmone verde dell’area urbana e nato a suo tempo per favorire l’incontro e lo svago delle famiglie dell’hinterland cosentino, luogo da troppo tempo trascurato e vittima del degrado e dell’incuria.
Attraverso un processo di riqualificazione, utilizzando gli strumenti legislativi esistenti e quelli in procinto di essere varati (c’è in discussione un decreto legge che potrebbe aumentare gli strumenti urbanistici in mano ai Comuni per riqualificare le aree degradate) e valutando, seriamente, l’opportunità di utilizzare i finanziamenti provenienti dal Recovery Fund, “il Robinson” potrebbe avere l’occasione di essere riammodernato in chiave futuribile. Crediamo che il Parco potrebbe essere dotato di accesso wi-fi gratuito con l’utilizzo della banda larga; di aree studio all’aperto per ragazzi e universitari, di aree per lo smart working e per il co-working; di una biblioteca digitale all’aperto; di un percorso botanico e di un orto urbano ad hoc dove stimolare l’interesse e la conoscenza del patrimonio arboreo locale; di un’area giochi per bambini disabili e non, collaborando virtuosamente con le tante associazioni locali che nel loro piccolo già operano sul territorio urbano; favorire la realizzazione di un’oasi canina, esperimento già praticato con successo in tanti parchi del nord Italia, in un’area circoscritta del parco dove praticare la pet therapy ed allo stesso tempo fornire un argine al fenomeno del randagismo, anche in questo caso l’Amministrazione Comunale potrà avvalersi delle tante realtà animaliste e delle singole individualità presenti in Città”, hanno scritto in un comunicato.
“Proprio per questo riteniamo che la Politica e le Istituzioni non possono rimanere con le mani in mano, il Covid-19 sarà uno spartiacque storico, bisogna iniziare a progettare e dare delle risposte in chiave futura così da favorire la crescita economica, sociale e culturale della comunità”, la chiosa.
A stretto giro non si è fatta attendere la posizione del capogruppo Pd Mimmo Bevacqua:”Condivido l’appello espresso dal Movimento rendese “Innova” per avviare la necessaria riqualificazione del Parco Robinson: recuperare, ricostruire e rinnovare l’identità di quello che nacque come spazio pubblico finalizzato alla quotidiana fruizione collettiva, appare indispensabile per concretizzare una consapevole rigenerazione urbana”, afferma.
“L’abbandono e l’incuria che caratterizzano oggi l’area del parco possono e devono essere oggetto di un’azione pubblica in tempi stretti. Quanto alle risorse, quello attuale pare essere proprio il momento migliore per inserire un progetto diversificato e compiuto all’interno del quadro in via di definizione che ruota attorno alle opportunità offerte dal Recovery Fund”. È quanto afferma il consigliere regionale Mimmo Bevacqua, cittadino rendese, che aggiunge: “Non è un’utopia, tutt’altro: è semplicemente una questione di volontà istituzionale, capace di dialogare e concertare con le buone istanze che nascono dal civismo migliore”, il pensiero del consigliere regionale.