La particolare conformazione geografica permette di ammirare la nostra regione anche sulle due ruote. Innumerevoli gli itinerari per il mototurismo in Calabria, anche molto diversi tra loro per caratteristiche e contesti. Dalle alte vette dei monti alle ampie valli, dai laghi fino al mare. Grazie anche al clima che la contraddistingue, la nostra penisola si presta a viaggiare in moto per tutto il periodo dell’anno.
Siamo ancora in estate, la stagione in cui tutti i motociclisti rimettono in strada la loro moto, è il momento migliore per elencare gli itinerari in moto del nostro lettore Saverio Fasanaro.
Cominciamo con un bellissimo monastero, il gigante buono ed il fantastico panorama circostante.
L’Eremo di Sant’Elia il Vecchio si innalza in tutta la sua imponenza nella parte più elevata di Curinga, in provincia di Catanzaro, in aperta campagna e vicinissimo al Platano millenario. Si tratta di un’altra vera meraviglia, un altro bene archeologico della nostra stupenda regione.
All’interno del bellissimo complesso architettonico, tra gli altri locali è venuta alla luce, al piano terra, la Cappella di Sant’Elia. Il monastero, prima Basiliano, passò ai Carmelitani nel 1632 ed essendo diventato eremo prima dell’arrivo dei carmelitani, si configura come un unicum per i resti della chiesa munita di una notevole abside sormontata da una cupola in pietra, con evidenti richiami all’architettura armena. Nell’interno dell’abside, alla base della cupola, esiste un fregio a carattere curvilineo. Più in basso, tra il quadrato e il cilindro si trova una fascia di blocchi di pietra arenaria scolpita con un bellissimo motivo “a treccia”, con nastro concavo a “bottone” convesso.
Dall’altra parte della strada, poco distante dal monastero di Sant’Elia un maestoso albero dall’età millenaria: il Platano gigante di Curinga conosciuto anche come il gigante buono che veglia sulla foresta.
L’enorme arbusto – il più grande d’Italia – è alto 31,5 metri e ha una circonferenza di oltre 14 metri. Il suo interno è completamente cavo, tanto che, riesce ad ospitare comodamente più di dieci persone. Un tempo non molto lontano, infatti, veniva utilizzato dai pastori della zona per ripararsi dalle intemperie.
Questo magico luogo è circondato da paesaggi mozzafiato, dove l’unico sforzo è quello di rimanere abbagliati dalla bellezza della natura e dal fascino della storia.