“Cutro e la Calabria come Siria e Pakistan, abbandonati a se stessi”, “Il governo arriva, i morti rimangono”, “Anche Cutro è un Comune italiano”, “La loro speranza è uguale alla nostra”, “Cutro non difende Piantedosi”: sono alcuni dei messaggi che si leggono su una parete lungo la strada che collega la statale 106 al centro in provincia di Crotone dove oggi pomeriggio è in programma la riunione del Consiglio dei ministri.
In spiaggia, sono state erette alcune croci sul luogo del naufragio, in località Steccato e tanti sono i messaggi al veleno contro l’esecutivo e in particolare contro il ministro dell’Interno.
In un’immagine compare anche il numero dei decessi, «+72» con una croce. Ad accendere una polemica con il governo a poche ore dal Consiglio dei ministri è anche il sindaco di di Crotone Vincenzo Voce.
Parlando questa mattina ad Agorà, sulla Rai, Voce ha detto di non essere stato invitato a partecipare alla riunione straordinaria, neppure per un saluto, definendo questo fatto uno sgarbo istituzionale, considerato che «Crotone ha fatto la parte principale in questa tragedia».