Ven 17 Mag 2024
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Rifiuti di vario genere interrati per abbattere i costi, presentato esposto in Procura

Attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti. Sono i reati per cui sono indagati, a vario titolo, i 20 soggetti coinvolti nell’operazione Fangopoli. I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Catanzaro con il supporto dei reparti territoriali dei Comandi Provinciali CC di Catanzaro, Vibo Valentia, Crotone, Matera e Siracusa, nonché dell’8° Nucleo Elicotteri CC di Vibo Valentia, hanno dato esecuzione giovedì scorso ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale emessa dal Gip presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro.

In particolare i gravi indizi riguardano complessi ed articolati traffici di rifiuti, riconducibili a tre società della provincia di Catanzaro e di Crotone, consistenti nel trasporto di rifiuti della frazione organica provenienti dalla raccolta differenziata di comuni calabresi e siciliani, con riguardo a fanghi da depurazione provenienti da impianti comunali calabresi, nonché ad altre tipologie di rifiuti compresi materiali misti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, e il successivo stoccaggio presso le sedi o gli impianti delle predette società. Ciò allo scopo di ridurre il numero dei trasporti verso gli impianti di destinazione finale, caricando fino alla massima capienza gli automezzi, anche miscelando tipologie di rifiuto diverso, e, quindi, abbattere i costi connessi al servizio.

“Come associazione impegnata anche nella tutela dell’ambiente e della salute – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, abbiamo deciso di intervenire con un esposto alla Procura competente. Il quadro che emerge è grave ed inquietante. Si parla di traffico illecito di rifiuti, tra cui fanghi da depurazione e materiali misti prodotti dal trattamento meccanico. Sono stati documentati anche diversi episodi di interramento di rifiuti. Siamo pronti a dare il nostro contributo affinché venga fatta chiarezza e giustizia in questa vicenda, per la quale rivolgiamo un plauso agli inquirenti per il prezioso lavoro svolto”.