Mer 6 Dic 2023
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Sciopero della scuola: le ragioni della protesta dei docenti e del personale Ata

Lunedì 25 settembre 2023 si terrà uno sciopero nazionale della scuola, proclamato dalla Csle (Confederazione Sindacale Lavoratori Europei).

Lo sciopero riguarderà tutto il personale docente e Ata (amministrativo, tecnico e ausiliario) a tempo determinato e indeterminato, delle scuole pubbliche di ogni ordine e grado.

Le motivazioni dello sciopero sono molteplici e riguardano sia le condizioni economiche che professionali dei lavoratori della scuola. Tra le principali rivendicazioni, ci sono:

  • la richiesta di stipendi a standard europeo, in linea con il costo della vita e con il ruolo sociale svolto dai docenti e dal personale Ata;
  • la richiesta di buoni pasto, come previsto per gli altri dipendenti pubblici;
  • la richiesta di inserire l’aumento degli organici nei procedimenti legislativi, per garantire una maggiore qualità dell’offerta formativa e una migliore gestione delle emergenze sanitarie;
  • la protesta contro il regolamento sulle supplenze e l’algoritmo che penalizza i docenti precari inseriti in GPS (graduatorie provinciali per le supplenze), limitando le loro possibilità di scelta e di stabilizzazione;
  • la richiesta di integrazione del personale Ata nell’organico aggiuntivo, per sostenere le attività didattiche e amministrative delle scuole;
  • la richiesta di abolire i vincoli sulla mobilità dei docenti, per consentire loro di cambiare sede in base alle proprie esigenze personali e professionali;
  • la richiesta di abrogare la somma di 400 euro per i Docenti Meritevoli, ritenuta discriminatoria e inefficace per valorizzare il merito;
  • la richiesta di modificare i nuovi profili Ata per essere inseriti in terza fascia d’istituto all’aggiornamento del 2024, per riconoscere le competenze acquisite e le mansioni svolte.

La Csle invita tutti i lavoratori della scuola a partecipare allo sciopero e alle iniziative di mobilitazione previste sul territorio nazionale. Lo sciopero sarà anche l’occasione per esprimere solidarietà ai colleghi francesi, che hanno proclamato una giornata di protesta per lo stesso giorno.