Sab 18 Mag 2024
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Parroco aggredito al termine della messa, follia senza limiti

Indignazione ed incredulità per quanto accaduto al parroco della chiesa di Santo Stefano di Varapodio, nel reggino: il frate, don Giovanni Rigoli, è stato infatti aggredito fisicamente da alcune persone a margine della messa, alla quale avevano assistito. Per il sacerdote è stato necessario il trasferimento presso l’ospedale di Gioia Tauro per le cure del caso, ed al momento vi si trova ricoverato in osservazione.

Il fatto è stato reso noto dalla Diocesi di Oppido-Palmi, il cui vescovo, Giuseppe Alberti, esprime massima vicinanza al sacerdote. “Siamo profondamente sconvolti da questo atto di violenza contro uno dei nostri sacerdoti. Gli attacchi contro i membri del clero non solo colpiscono la persona coinvolta, ma feriscono anche la fede e la spiritualità della nostra comunità. Certe azioni azzerano l’impegno spirituale di ogni individuo e quando permettiamo che simili azioni prevalgano, rischiamo di invalidare la fede stessa che ci unisce”.

Dura la condanna per il deprecabile gesto anche da parte dell’amministrazione di Taurianova.

Sgomento ha suscitato, tra gli amministratori di Taurianova,  la notizia dell”aggressione subita da don Giovanni Rigoli,  il parroco di Varapodio vittima di un pestaggio avvenuto
a margine di una funzione religiosa.
Il sindaco Roy Biasi, una volta appresi i contorni della vicenda – che riguarda un religioso nato e cresciuto nella cittadina della Piana, dove ancora è residente – tramite l’assessore Massimo Grimaldi  ha voluto trasmettergli un messaggio personale e a nome dell’intera giunta.
“Si tratta – afferma il primo cittadino – di un gesto inqualificabile  che condanniamo apertamente e coralmente facendoci anche interpreti  dell’intera comunità taurianovese che in queste ore vuole stare vicina  ad uno dei figli più apprezzati per la sua bontà d’animo e per il suo carisma  spirituale. Accompagniamo a questa solidarietà umana anche l’esortazione  affinché più larga possibile sia la condanna del gesto, in modo da ridare a don Giovanni  la serenità per continuare la sua pastorale, certi come siamo che il vescovo mons. Alberti  saprà trasmettergli anche il giusto incoraggiamento che equivale a non farlo sentire solo e fargli capire che la Calabria migliore è con lui”.