Venerdì 10 maggio 2019, alle ore 16.00, presso la Biblioteca Arnoni del Palazzo di Giustizia di Cosenza, si terrà l’evento info-formativo dell’associazione degli Avvocati Matrimonialisti Italiani dal titolo “L’alienazione parentale dal punto di vista della prole: nuovi strumenti giuridici e psicologici”.
Interverranno ai lavori, insieme al Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Cosenza, Vittorio Gallucci, e alla Presidente AMI Catanzaro-Cosenza, Margherita Corriere: la Presidente del Tribunale di Cosenza, Maria Luisa Mingrone; la Presidente del Tribunale per i Minorenni di Catanzaro, Teresa Chiodo; il Magistrato del Tribunale di Cosenza,Filomena De Sanzo; lo psicologo e psicoterapeuta Marco Pingitore; la psicologa Alessia Mirabelli.
I lavori saranno moderati da Valerio Caparelli, giornalista e addetto stampa dell’AMI CZ-CS.
In occasione dell’evento formativo verrà presentato il libro edito dalla Franco Angeli “Nodi e snodi nell’alienazione parentale“, a cura dello psicologo Marco Pingitore, in cui gli autori parlano dell’Alienazione Parentale attraverso un nuovo punto di vista: quello dei figli e di come questi percepiscono loro stessi, il padre e la madre nella condizione di famiglia divisa.
“Sappiamo quanto la separazione tra due coniugi sia spesso un evento traumatico, tanto per la coppia genitoriale che per la prole. Una nuova condizione – dichiara l’avvocato Margherita Corriere – che conduce a dei cambiamenti su vari livelli: affettivi, sociali, economici, emozionali. Ed è proprio questo il momento in cui i genitori dovrebbero evitare di cadere nella trappola della conflittualità e aver cura dell’interesse preminente dei propri figli, proteggendoli da potenziali effetti laceranti, impegnandosi per il loro bene, mantenendo un equilibrato e sereno rapporto parentale”.
Purtroppo non sempre è così: ci sono, infatti, diversi casi nei quali uno dei due genitori, in fase di separazione o divorzio, mette in atto un’aspra conflittualità nei confronti dell’altro, usando i figli come mero strumento di belligeranza, intessendo anomale alleanze con loro ai danni dell’altro genitore, che “deve essere cancellato dalla loro vita”.
Ecco, allora, che si instaura un rapporto relazionale disfunzionale e si aprono scenari molto pericolosi, soprattutto per il benessere dei minori, che hanno bisogno di entrambe le figure genitoriali per una loro sana crescita psicofisica e che, costretti emotivamente e affettivamente a rinunciare a uno di loro, si troveranno deprivati di un’importante figura di riferimento.