Ci sarebbe anche un avvocato di origini cosentine tra gli indagati sui “Fondi Russi alla Lega”. Fa un passo avanti l’inchiesta e si estende ad altri protagonisti del meeting dello scorso ottobre all’hotel Metropol di Mosca.
Oggi infatti la Guardia di finanza, su delega dei pm Sergio Spadaro e Gaetano Ruta e del procuratore aggiunto Fabio De Pasquale, hanno perquisito gli altri due italiani che oltre a Gian Luca Savoini, il presidente dell’associazione Lombardia-Russia che risponde di corruzione internazionale, erano presenti al meeting nell’albergo di lusso moscovita. Le Fiamme Gialle si sono presentate a casa e in un deposito dove Gianluca Meranda, legale cosentino, ha trasferito i suoi documenti. Nel corso del blitz, avvenuto alla presenza del pm Ruta e di un esponente del’Ordine degli avvocati capitolino gli è stata notificata una informazione di garanzia.
L’inchiesta della Procura di Milano con al centro la trattativa italo-russa sulla presunta compravendita di tre milioni di tonnellate di petrolio che, secondo l’ipotesi, avrebbe dovuto far confluire alla Lega 65 milioni di dollari. Trattativa poi sfumata ma che è stata registrata in diretta da uno sconosciuto.