“Dobbiamo facilitare e non complicare la vita ai pazienti sottoposti a ossigenoterapia domiciliare: il nuovo percorso operativo è irragionevole. Ho inviato, in tal senso, una richiesta al dott. Antonio Belcastro (Dirigente Generale del Dipartimento Salute) e alla Presidente Santelli, affinché si adoperino per ripristinare la normativa precedente”.
È quanto dichiara Mimmo Bevacqua, capogruppo PD in Consiglio regionale, che così prosegue: “Grazie alle sollecitazioni di alcuni pazienti, che mi hanno manifestato la loro impotenza di fronte a una burocrazia sorda, sono venuto a conoscenza di una situazione davvero incredibile e, per quanto è nelle mie competenze, intervengo come impone il dovere di un rappresentante istituzionale. La precedente gestione di questa delicata assistenza domiciliare prevedeva la stesura di un idoneo piano terapeutico con quantificazione contestuale dei litri/minuto necessari per il paziente e relativo numero di bombole mensili da consegnare: semplice e senza inutili lungaggini.
Dal febbraio dello scorso anno, invece, una Nota del Dipartimento Salute Regione Calabria ha disposto un nuovo piano, legato alla piattaforma informatica WebCare, che obbliga il paziente prima al passaggio dal medico di medicina generale e poi al passaggio in farmacia per rendere efficace la ricetta e generare l’ordine di consegna. È evidente come i pazienti in questione, in particolare quelli privi di familiari, si vedono costretti a caricarsi di una doppia fila, senza peraltro godere di alcuna corsia preferenziale (e, in giorni di emergenza come quelli attuali, può significare ore di attesa)”.
“Perciò – conclude Bevacqua – ho chiesto vengano ripristinate le modalità precedenti al 1 febbraio 2019, anche in considerazione del fatto che le medesime non avevano prodotto alcuna obiezione nei soggetti interessati e, anzi, avevano dato prova di essere perfettamente adatte al soddisfacimento del servizio cui erano preposte”.