Ven 19 Apr 2024
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“Vicina vicina”, Roberta Giallo torna in Calabria con il suo nuovo album

di Anna Zupi

Roberta Giallo cantautrice poliedrica di fama internazionale. Dopo aver aperto i concerti di Carmen Consoli,  Edoardo Bennato, Alex Britti e tanti altri fino ad arrivare a Sting, viene notata da Lucio Dalla. Tra i due nascerà amicizia e un rapporto lavorativo dal quale verrà fuori un disco che porterà la giovane Roberta in tour per il mondo.

 

Come hai iniziato la tua carriera o “gavetta”?

Molto presto. Se per gavetta intendiamo lo studio di uno strumento e le prime composizioni musicali, a quattro anni e mezzo, se intendiamo lo scrivere canzoni direi ad undici. Credo di aver fatto il primo saggio di pianoforte a cinque o sei anni per poi cominciare intorno ai quindici anni a fare serate,concorsi,master con l’intenzione di fare della musica il mio lavoro, la mia “missione” e la mia filosofia di vita!

 

La tua creatura, nata in un momento delicato come il periodo del coronavirus che incita al “distanziamento” tu lo intitoli “vicina vicina”. Ci parli di questo progetto?
Eravamo tutti chiusi in casa, “imprigionati”, soli, impauriti, senza la possibilità di incontrarci, bloccati. Ho pensato di dover fare qualcosa per fotografare un momento inedito della mia e della nostra storia e trovare allo stesso tempo un modo per essere vicina al mio pubblico con onestà intellettuale ed emotiva. Ho messo da parte l’idea della pubblicazione di un album ambizioso a cui lavoravo da tempo e mi sono messa a lavorare sola soletta al progetto “Vicina Vicina”, un album piano e voce che ho registrato nella mia stanza, in una notte, durante il lock down, immaginando di tenere un live intimo in casa mia con davanti lo stesso pubblico dal quale ero lontana e che mi mancava tanto. Ecco, io volevo essere “vicina vicina” alle persone che amano la mia musica, ma vicina vicina anche alla “mia anima”, che nella solitudine ha potuto ascoltarsi e ritrovarsi.

 

Con che criterio hai scelto la scaletta dei brani da proporre?
Ho scelto di cantare canzoni non mie, ma di alcuni cantautori che fin da piccola ho amato e ascoltato alla follia: Dalla, De André e Tenco.
Ho scelto quelle canzoni che ho sentito essere in sintonia con questo momento inaudito, e poi ho arricchito il libretto con delle considerazioni su questo tempo che sta mettendo in grande difficoltà gli artisti e tutto il mondo della cultura e dello spettacolo.
Ho infine dedicato questo album ai primi venti “piccoli grandi mecenati” che lo hanno acquistato on line in pre-order aiutandomi nella pubblicazione: i loro nomi compaiono nel libretto, indelebili, insieme alle considerazioni e ai tre ritratti che ho realizzato di Lucio, Fabrizio e Luigi, sia perché amo disegnare e dipingere, sia perché essendo sola a casa ho voluto realizzare un album tutto “fai da me”: del resto ognuno ha dovuto “far da sé” in questo allucinante periodo. Io volevo raccontare quel che stavo vivendo, documentare “la realtà” e raggiungere le persone nelle loro case con la mia musica.

 

Quanto è stato importante Lucio Dalla nella tua vita e quanto ha influenzato la tua crescita professionale e personale?
Lucio è stato un tornado, uno tsunami, un terremoto, ma in senso positivo! Lucio è stato un regalo inestimabile del destino, che lo ha messo sulla mia strada. Aver potuto conoscerlo, frequentarlo anche nella vita  e lavorare con lui mi ha aperto delle prospettive di visione della vita e della creatività nuove, e mi ha portato a molti incontri, professionali e umani. Lui mi ha insegnato tante cose senza voler insegnare e mi ha regalato moltissimo, professionalmente e umanamente.
Io gli sarò grata per sempre, per come mi ha accolta e per come mi ha sostenuta, producendo insieme a Mauro Malavasi, il mio primo spettacolo teatrale legato al progetto discografico “L’Oscurità di Guillaume”, che é poi il mio primo album, che gli ho dedicato: quello che ho portato in giro per il mondo nel 2018 e 2019. Sento Lucio come
il mio angelo custode, come un “cherubino”, avrebbe detto lui!

 

“Vicina vicina” è registrata in presa diretta dal cellulare. Perchè questa tua decisione?
Volevo fotografare la realtà e la realtà era questa: io, sola, a casa, impossibilitata a raggiungere uno studio di registrazione.
Allora, come avrei potuto registrare queste canzoni? Avevo un telefono e con un telefono l’ho fatto, ma non solo, nel libretto spiego meglio le mie intenzioni, qui sarò più sintetica: usare il cellulare è stata sia una necessità che una provocazione, sono tempi strani questi!
Si spendono tanti soldi per registrare bene gli album in studio e poi la gente ascolta tutto sul telefonino, su un supporto “di bassa qualità” in un certo senso, rispetto al valore dei master inoltre, non è per caso il telefono la nostra più grande schiavitù?  Per carità, non voglio demonizzarlo né negarne l’utilità, io ci lavoro pure parecchio, però ho sentito il bisogno di sottolineare alcune contraddizioni di questo tempo, invitando alla riflessione e all’autoanalisi.

 

Dove e come si può acquistare il disco?
Ordinandolo on line sulla piattaforma www.yellow-music.it (in questo modo arriva direttamente a casa autografato) oppure venendo ai miei concerti.

 

Quali sono le prossime tappe?
 Le prossime tappe certe sono il 19 agosto a San Nicola Arcella, al Caffè le Mele Jazz Club e l’11 settembre a Bologna, al Bravo Caffè. Di questi tempi si naviga a vista lo sapete, è tutto incerto, anche se sono “fiduciosa”, mi impegno a non perdere grinta e speranza ogni giorno poi però attenti, perché sto lavorando a tante cose:concerti, nuove canzoni, spettacoli e un libro! Il nuovo anno ne vedrete delle belle! Seguitemi, oggi i social network permettono a tutti di essere sempre aggiornati…!