La conferenza stampa di questa mattina, che ha visto come protagonista Roberto Goretti (direttore sportivo del Cosenza calcio), ha messo in evidenza l’importanza del passato per potersi muovere nel migliore dei modi.
E le esperienze accumulate dal ds del Cosenza calcio hanno sicuramente agevolato il suo lavoro fatto fino ad oggi, con bagaglio culturale arricchito grazie alle esperienze sul campo (e non).
È proprio dalla storia recente che bisogna porre le basi per l’obiettivo salvezza secondo il direttore sportivo dei rossoblù. Capire, analizzare e conoscere da dove il Cosenza è partito ad agosto: una situazione di certo non idilliaca; il Cosenza, infatti, ad agosto veniva già considerata “fuori dai giochi” e vittima sacrificale del campionato di Serie B 2021/2022. Una vera e propria sfida quella accettata da Goretti, <<anche a livello personale>>, partendo da zero (o quasi) impostando la prima parte di campionato volta a mantenere vive le speranze di salvezza fino a gennaio, mese di calciomercato e spartiacque da dove cominciare un percorso alla pari con le altre squadre impegnate in cadetteria.
<<soddisfatto in pieno del percorso fatto fino a gennaio? No>>
La speranza del direttore sportivo era quella di poter contare su qualche punto in più che avrebbe permesso al Cosenza di affrontare il girone di ritorno con maggiore serenità. La posizione occupata dal Cosenza, comunque, ad oggi permette alla formazione guidata da Occhiuzzi di poter credere e lottare per la salvezza. Qualche rammarico rimane per alcuni punti persi per la poca “cattiveria” mostrata in campo (due esempi tracciati dal ds sono le sfide interne contro Reggina e SPAL), atteggiamento imprescindibile per lottare fino alla fine. Ed è proprio questo, secondo Goretti, il primo punto su cui lavorare per riaccendere il giusto entusiasmo del gruppo squadra che può portare a <<situazioni positive, perché noi abbiamo bisogno di situazioni positive>>.
<<I tifosi sono la nostra cartina tornasole>>
Espressione forte e che rende evidente una verità nota lasciando pochi spazi al contraddittorio. L’entusiasmo <<può essere misurato con la presenza dei tifosi allo stadio>> e se i tifosi sono la <<cartina tornasole>>, nel caso del Cosenza la poca (pochissima) presenza sugli spalti dei supporter delinea che l’entusiasmo lasciato intendere da Guarascio, intervenuto ai microfoni del programma “Tutti i gol” di La C, è ben lontano dalla realtà. Al ”S.Vito/Marulla” si respira tutto fuorché aria di entusiasmo da tanto tempo e il duro compito di riaccendere l’”euforia da stadio”, che a Cosenza sembra un lontano ricordo, con i risultati (anche se i problemi non dipendono esclusivamente da questo singolo fattore).
Anche nel mercato <<si vince o si perde>>
Sul mercato la volontà dei dirigenti non è mancata ma come sul terreno di gioco il “si vince o si perde” vale anche per le trattative di mercato e sotto questo aspetto sicuramente la classifica non ha agevolato il lavoro di Goretti e colleghi in questa finestra di mercato, che comunque ha regalato degli elementi (soprattutto dal mercato estero) che hanno <<rafforzato la squadra>> passando da <<una rosa di bassa classifica ad una squadra di categoria seria>>. Il lavoro svolto è stato fatto in ottica futura per un Cosenza che, agguantata la salvezza, potrà trovarsi con una base solida per il prossimo anno. <<Il Cosenza (riguardo agli obiettivi di mercato, n.d.r.) ha fatto quello che doveva fare>> ribadisce Goretti mentre sul suo contratto (in scadenza) traccia una linea che lascia poco spazio a fraintendimenti: a fine anno sarà valutato l’operato ed è li che si deciderà se le strade tra Goretti e il Cosenza calcio proseguiranno.