Ven 29 Mar 2024
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E’ in Calabria uno de “I borghi più belli d’Italia”

Dopo “Badolato paese in vendita” (1986-1988) e “Badolato paese dell’accoglienza e della solidarietà” (1997-1999) che hanno avuto importanti ricadute a livello internazionale, visitato e vissuto ogni anno da migliaia di ospiti e viaggiatori d’Europa e del Mondo, l’antico borgo medievale fondato nel 1080 d.C. da Roberto “Il Guiscardo” D’Altavilla riceve il riconoscimento de “I Borghi più Belli d’Italia”.

La notizia che il borgo di Badolato, unico comune della provincia di Catanzaro, sia ufficialmente rientrato nel prestigioso circuito nazionale dell’Associazione de “I Borghi più Belli d’Italia”, è stata accolta con grande soddisfazione dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nicola Parretta e dalla comunità locale.

“L’importante notizia – si legge in una nota – è stata comunicata nei giorni scorsi al sindaco con una lettera formale del Consiglio Direttivo dell’Associazione Nazionale  presieduta da Fiorello Primi a cui il Comune di Badolato aveva inviato proposta di adesione ufficiale, facendo seguito ad un iter procedurale avviato nel marzo 2021 dalla giunta Mannello grazie a pubblica e formale proposta congiunta avanzata all’Ente dalla Pro Loco di Badolato e dall’A.Op.T. “Riviera e Borghi degli Angeli”.

Nei mesi scorsi, antecedenti l’Estate 2022, l’Amministrazione Parretta ha definito e completato l’intero iter procedurale ed in data 23 Agosto si è registrata, proprio a Badolato borgo, la visita-ispettiva dell’Associazione de “I Borghi più Belli d’Italia” a cura dell’ispettore Dott. Bacillieri che ha poi redatto e trasmesso ai dirigenti nazionali una relazione positiva con delle prescrizioni e con un percorso di miglioramento da perseguire nei prossimi 24 mesi.

Trattasi di un primo grande traguardo raggiunto, inteso anche come un punto di stimolo e di ripartenza, con obiettivi specifici da perseguire ed ora mantenere in piedi con responsabilità ed impegno sinergico e con la giusta e concreta consapevolezza politica-istituzionale volta alla permanente e strutturata valorizzazione, rivitalizzazione, promozione e recupero del borgo e della sua vivibilità annuale con mantenimento ed innalzamento qualitativo dei relativi servizi pubblici e privati”.

“Nella lettera – precisa il sindaco Parretta – sono stati inseriti alcuni elementi critici riscontrati nel corso della visita, che devono essere  gradualmente  superati ed eliminati. Come amministrazione comunale, fin da subito, ci attiveremo con interventi risolutori perché non possiamo perdere questo importante treno de “I Borghi più Belli d’Italia”, che ha l’obiettivo di rivalutare il nostro bellissimo borgo e che avrà sicuramente ricadute a livello turistico, culturale, sociale ed economico su scala nazionale ed internazionale. Il riconoscimento ottenuto premia il lavoro  delle diverse amministrazioni che si sono alternate alla guida del paese.

Sicuramente alcuni eventi del passato hanno consentito di portare il borgo sulla stampa nazionale ed internazionale. Infatti, si è creato un forte interesse su Badolato che ha consentito a numerosi stranieri e turisti di comprare case e ristrutturarle. Inoltre, molti di loro vi abitano qui per tutto l’anno, altri vi trascorrono le vacanze in diversi periodi medio-lunghi e durante le quattro stagioni. In questo contesto, un ruolo importante è stato svolto dagli operatori turistici privati con l’avvio di un interessante processo di internazionalizzazione.

Di notevole importanza i nostri interventi pubblici passati e futuri per riqualificare e valorizzazione il borgo, che rischiava l’abbandono, con attività progettuali importanti che verranno realizzate anche nei prossimi mesi grazie ai fondi pubblici dei bandi borghi della Regione Calabria e del MIBACT”.

Il sindaco di Badolato ha ringraziato il dirigente dell’associazione regionale Bruno Cortese che rappresenta i borghi calabresi in Italia. “Badolato è stata già ufficialmente invitata – prosegue la nota – alla prima riunione di coordinamento regionale, partecipando con una sua delegazione mista all’assemblea annuale dell’associazione de “I Borghi più Belli d’Italia” in Calabria, tenutasi Sabato 22 Ottobre nel fantastico castello del borgo di Oriolo (CS) all’interno della Sala delle Bandiere.

Importanti i punti all’ordine del giorno discussi dal direttivo regionale, con anzitutto l’avvio della fase organizzativa del Festival Nazionale dei Borghi, che nel Settembre 2024 si terrà fra Oriolo e Rocca Imperiale con date itineranti preliminari tra gli altri borghi associati calabresi.  Sono 331 i comuni italiani che si fregiano di appartenere a quella che è la più importante associazione di valorizzazione e promozione turistica a livello nazionale ed internazionale per i piccoli borghi.

Di questi, 16 sono in Calabria: Oriolo, Rocca Imperiale, Civita, Aieta, Buonvicino, Altomonte, Morano Calabro, Fiumefreddo Bruzio della provincia di Cosenza; Santa Severina e Caccuri della provincia di Crotone; Scilla, Gerace, Bova e Stilo della provincia di Reggio Calabria; Tropea della provincia di Vibo Valentia ed appunto Badolato nella provincia di Catanzaro”.

“Grande e tanta la nuova attenzione mediatica e turistico-culturale attorno al piccolo borgo ionico, anche come esempio di rinascita e di borgo del Sud che prova a resistere all’isolamento territoriale ed al latente spopolamento, tipici del Mezzogiorno d’Italia. La scorsa Estate, infatti, il programma “Camper” di RA1 aveva chiuso una puntata con un bel servizio su Badolato, mettendo in vetrina il borgo, la costa ed il mare, le sue bellezze naturalistiche, paesaggistiche e storico-artistiche.

Nei giorni scorsi, infine, il borgo è finito tra le pagine della famosa rivista “Vanity Fair” con un articolo di Domenico Marcella intitolato “Badolato: la vita slow ed internazionale dell’antico borgo calabrese”, sui canali web e social del progetto di promozione turistica nazionale “Viaggio Italiano” del Ministero del Turismo e dell’ENIT/Agenzia Nazionale Turismo e su Radio Kiss Kiss grazie ad un intervista fatta al Sindaco e realizzata dai giornalisti della nota emittente radiofonica italiana”, conclude Franco Laganà.