Gio 18 Apr 2024
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Sciopero dei benzinai: confermate le date

Il tavolo tecnico del Governo è fallito ed è stata quindi confermata l’agitazione dei benzinai sull’intero territorio nazionale, da parte delle organizzazioni degli esercenti. Nelle intere giornate del 25 e del 26 gennaio 2023 i gestori resteranno chiusi, per protestare contro le recenti decisioni dell’Esecutivo.

Il motivo principale per il quale scatta l’agitazione dei distributori è l’obbligo di esporre il prezzo medio giornaliero del carburante su base regionale calcolato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, da parte a quello realmente praticato.

I benzinai che non rispetteranno la nuova regola che impone la comunicazione chiara e trasparente dei prezzi medi regionali rischiano sanzioni fino a 6.000 euro, e anche questo è un motivo per cui è stato programmato lo sciopero. Secondo le organizzazioni le multe sono davvero troppo care e sproporzionate (se pensiamo che corrispondono alla vendita di 180.000 litri di benzina – circa sei settimane di lavoro – secondo le dichiarazioni del presidente della Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Carburanti Bruno Bearzi).

Nel caso in cui il Governo dovesse decidere di sospendere anche solo una delle parti del nuovo decreto contro cui i benzinai protestano, gli stessi hanno dichiarato di essere pronti a stoppare lo sciopero anche un minuto prima del suo inizio. È chiaro quanto essi vogliano farsi sentire da chi “sta in alto” e impone regole al limite del possibile, secondo la categoria.