Dom 2 Apr 2023
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Chiusa l’inchiesta sul crollo dell’Auditorium del Consiglio regionale, 15 indagati

La Procura della Repubblica di Reggio Calabria, diretta da Giovanni Bombardieri, ha notificato la chiusura delle indagini a quindici persone, tra imprenditori e tecnici della Regione Calabria, in relazione al crollo del tetto dell’Auditorium “Calipari” del Consiglio regionale della Calabria, avvenuto nel luglio del 2020.

Le persone sottoposte a indagine, per “condotte negligenti, imprudenti e imperite”, sono: Giovambattista BattagliaGiovandomenico CaridiRaffele CampisiAlberto De FlammineisFerdinando FerraroEmanuele FiorinoSalvatore LaganàMichelino Roberto LicoDante MazzitelliFrancesco Messineo, Daniele NasoDomenico NasoPaolo MorabitoUbaldo Multari e Vincenzo Romeo.

In particolare, gli inquirenti contestano all’amministratore e direttore tecnico dell’impresa esecutrice dei lavori, Alberto De Flammineis, e al procuratore di fatto della stessa impresa, Dante Mazzitelli, di avere, al fine di accelerare il completamento dell’opera – 634 posti a sedere –proposto “alla direzione dei lavori una variante relativa alla copertura, optando per una struttura reticolare spaziale in acciaio in luogo di quella originariamente progettata in cemento armato precompresso, commissionando, a tal fine, la progettazione e la realizzazione della struttura all’ing. Luciano Romanelli (deceduto), carente di requisiti tecnico-professionali adeguati al lavoro commissionato, privo di capacità organizzativa, disponibilità di forza lavoro, macchine e attrezzature, che procedeva artigianalmente strutture reticolari metalliche non certificate, né soggette e a verifiche sperimentali”.

Inoltre, la Procura contesta il fatto che sia avvenuta la posa in opera del nuovo manto impermeabile, “senza perizia di variante e in difformità del progetto approvato, in aggiunta a quello già esistent sulla copertura metallica senza la rimozione del vecchio”, generando sulla copertura “un ulteriore incremento del peso pari al 24% rispetto al peso complessivo previsto dal progetto originario”. Le indagini in corso sono affidate alla squadra mobile di Reggio Calabria.