Ven 31 Mar 2023
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L’inferno rossoblù di Marassi. Genoa e Cosenza che spettacolo

Se sul campo, ieri sera, ha gioito una sola squadra tra Genoa e Cosenza con i padroni di casa che hanno surclassato i calabresi servendogli quattro reti, discorso diverso va fatto per quanto riguarda lo spettacolo visto sugli spalti che ha, ancora una volta, sottolineato quanto il popolo è la vera anima pulsante di questo sport rinsaldando ancora di più un’amicizia pluridecennale tra la tifoseria rossoblù ligure e quella calabrese.

L’accoglienza è stata di quelle calorose – come quando riabbracci un vecchio amico (anche all’andata a Cosenza ci fu grande attesa e calore nell’accogliere i genoani in trasferta) – con cene, pre gara e scambi di vessilli tra i tifosi, ma quello che ha realmente reso meno amara la trasferta ai 900 di Cosenza è sicuramente il botta e risposta fraterno scambiato sugli spalti.

Il racconto rossoblù 

Lo spettacolo si apre, prima del ricordo di Gigi Marulla, sulle note di Gala e la sua “Freed from Desire” durante la quale le due tifoserie – al momento del ritornello – gonfiano il petto per incitare le proprie squadre. Dopo l’inno del Genoa (“Guasto d’Amore” di Bresh) ecco che si entra nel vivo del “match” con i cosentini che intonano “mio fratello è genoano” e i liguri che rispondono ripetendo a gran voce il nome della provincia calabrese. Lunghi scambi di applausi, dimostrazioni di rispetto e affetto e poi il gesto che non ti aspetti: dopo aver visto cadere la propria squadra per 4-0, i tifosi occupanti il settore ospiti chiamano a gran voce sotto la curva i giocatori del Genoa (spaesati anche loro) per rendergli omaggio. Un’altro gesto, anomalo quanto significativo, che fa capire la profondità del rapporto che lega le due realtà.

Nel nome di Marulla

Un fil rouge importante che lega Cosenza e Genoa, come abbiamo detto, è sicuramente la figura di Gigi Marulla, bomber storico della società calabrese (l’impianto sportivo di Cosenza oggi porta il suo nome) che ha vestito anche il rossoblù dei liguri. “L’idolo di Cosenza con il Genoa nel cuore”. Così Kevin Marulla, attuale team manager del Cosenza e figlio del compianto bomber di Stilo, ha definito in un’intervista al “Secolo XIX” la figura di suo padre ricordando come dopo essere tornati in calabria il legame tra il padre e la città di Genova non si sia mai interrotto.  “Fino ai primi anni duemila andavamo sempre (a Genova n.d.r.) una volta all’anno. Quando passeggiavamo per la città, i tifosi lo fermavano per strada”. Sintetizzando, la sfida tutta rossoblù tra Cosenza e Genoa può essere ricordata come “la partita nel segno di Marulla”.

Stadio “Luigi Ferraris”
Tifosi del Cosenza Calcio nel settore ospiti
Curva Nord Genoa CFC
L’omaggio dei calabresi ai liguri