Prosegue l’impegno dei carabinieri per prevenire gli incendi boschivi nel Catanzarese. Gli uomini dell’Arma, infatti, hanno intensificato i controlli e sviluppato importanti sinergie con le altre Istituzioni interessate, in particolare con la Regione Calabria.
Basta ricordare il protocollo antincendio siglato tra l’Arma in Calabria e la Regione amministrativa per migliorare l’attività di prevenzione e contrasto degli incendi boschivi.
Già dalla fine dell’estate, i carabinieri del Comando provinciale e quelli del Gruppo Forestale di Catanzaro hanno continuato a lavorare, anche dopo la fine dell’emergenza estiva, su due importanti fronti convergenti: la prevenzione attuata mediante servizi di controllo e attività di sensibilizzazione sul territorio che vengono svolte in questo periodo, per attuare già da ora comportamenti finalizzati a ridurre il rischio e a fare da deterrente verso azioni dolose che, purtroppo, rappresentano ancora una parte consistente delle cause di incendio boschivo e non.
Inoltre, la ricerca dei responsabili di incendi dolosi avvenuti la scorsa estate e l’individuazione di soggetti interessati allo sfruttamento delle aree percorse dal fuoco.
Attività di contrasto agli incendi
Tra le tante attività svolte e in corso, il 1° luglio 2022, a Catanzaro, un vasto incendio, articolato su tre grossi fronti tanto da determinare l’intervento di un mezzo aereo antincendio, aveva interessato un’area di circa 130.000 metri quadrati di macchia mediterranea nello spazio erboso delimitato tra le vie Molé e Gariano. La portata del rogo e la sua veloce espansione verso le abitazioni aveva reso necessario fare evacuare momentaneamente i residenti della zona.
Nell’immediatezza dell’incendio, che aveva raggiunto anche la collina confinante con la sede della Legione carabinieri, il Nucleo Investigativo di Catanzaro aveva avviato indagini, svolte anche mediante l’analisi dei filmati di videosorveglianza e dei dati raccolti dai sistemi di lettura targhe presenti nelle zone limitrofe all’incendio, che hanno permesso di raccogliere indizi di reità a carico di un giovane, che pochi minuti prima che divampassero le fiamme con una tanica aveva prelevato benzina da un distributore. Il relativo procedimento penale instaurato pende nella fase delle indagini preliminari.
I numeri dell’Arma dei carabinieri
Inoltre da luglio 2022 a oggi, i carabinieri forestali di Catanzaro hanno effettuato 277 controlli a persone presenti in aree a rischio incendio e accertato 86 illeciti amministrativi commessi da 111 soggetti per un totale di 86.462 euro di sanzioni irrogate.
Gli illeciti maggiormente riscontrati si riferiscono all’attività di prevenzione connessa con il divieto di accensione fuochi nel periodo di massima pericolosità, con il mancato rispetto degli obblighi di prevenzione incendi come la pulizia di strade e di terreni incolti, la realizzazione fasce antincendio, commessi sia da parte di privati sia da parte di enti pubblici.
Inoltre, rilevato il mancato rispetto del divieto di pascolo e di caccia nei terreni boscati percorsi da incendio. Nel periodo, accertate anche violazioni penali che hanno portato al deferimento in stato di libertà di 5 soggetti, a un fermo e a un arresto.
Dati incoraggianti
Per avere una stima sull’efficacia del metodo e delle sinergie istituzionali avviate dall’Arma in Calabria nel contrasto agli incendi boschivi, basta ricordare che nel 2022 su tutto il territorio regionale la superficie di aree boscate interessate da incendi è diminuita dell’80% rispetto all’anno precedente, mentre in provincia di Catanzaro la riduzione è stata ancora più consistente ovvero pari al 91%.