Incontro ieri nella sede dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, sulla situazione sanitaria del territorio a sud di Cosenza, presieduto dal commissario Antonio Graziano, al quale ha partecipato una rappresentanza del “Comitato Salute Cosenza Sud” di Rogliano e delle Associazioni locali.
L’intento è stato quello di collaborare in maniera costruttiva al fine di evitare e incomprensioni, delusioni o disattenzioni, per come purtroppo avvenuto in passato e per tante volte.
Maggiore attenzione per l’area del Savuto
La rappresentanza ha sollecitato al Commissario una maggiore attenzione per il “Territorio del Savuto”, vista l’assenza, da un po’ di tempo, anche di figure dirigenziali, organiche all’ex Distretto, per un necessario collegamento fra lo stesso ex Distretto di Rogliano e la sede centrale di Cosenza.
Sono stati quindi riproposti ed illustrati al Commissario i problemi urgenti e non più procrastinabili, già elencati nei diversi documenti prodotti nel tempo, sia dal Comitato che dalle Istituzioni locali e inviati anche alla struttura sanitaria regionale.
In particolare, il Comitato ha sollecitato una risposta sul mancato reintegro del personale medico-veterinario, dell’altro personale sanitario (psicologi, assistenti sociali, ecc.), del personale infermieristico e di quello di supporto (autisti, centralinista, ecc.).
In pratica, ha precisato, da anni non viene garantito un adeguato turnover, con conseguente ridimensionamento o “morte per asfissia” di molti servizi sanitari ed amministrativi, obbligatori (LEA) ed indispensabili per la salute dei cittadini di questo territorio, costretti a non curarsi più o a ricorrere al “privato” (per chi può permetterselo) o ad intasare le già problematiche strutture del Centro di Cosenza, con grave disagio e dispendio di somme.
In particolare, fermo restante tutte le altre esigenze di personale per i servizi sanitari (evidenti e su cui non dovrebbe discutersi), i rappresentanti del “Comitato” hanno, quindi, richiesto che venga “rimpiazzato” anche il personale amministrativo (dalle originarie dieci/quindici unità, ne sono rimaste in servizio solo quattro/cinque); personale amministrativo necessario per continuare a garantire quei servizi essenziali e di supporto all’attività sanitaria, quali ad es.: “scelta e revoca del medico di famiglia”, “autorizzazioni per protesi ed ausili”, “esenzioni ticket”, “rinnovo patenti di guida o altro”, “pagamento ticket”, “servizi di supporto”, ecc.
A questi servizi affluisce una popolazione di circa 25.000 abitanti, che non può, certo, gravare anche sugli uffici di Cosenza.
E’ stato, poi, anche segnalato l’urgente problema di garantire l’immediata sostituzione (possibilmente prima del loro pensionamento) sia di alcune unità del personale medico dipendente (responsabile poliambulatori-referente distrettuale, unica unità rimasta in servizio; responsabile medicina legale; servizio di otorino, ecc.) sia dei medici degli ambulatori specialistici.
Il Commissario, su questo punto (implementazione/ripristino personale), ha assicurato una ricognizione e l’immediato reintegro per scongiurare la chiusura o il ridimensionamento di servizi essenziali, così come segnalati anche dal Comitato, quali ad esempio: il Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata ed Oncologica; le “zone carenti” per i Medici di Famiglia e per i Pediatri di Libera scelta; il Servizio di fisiatria e di riabilitazione, già dotato di adeguati spazi ed attrezzature (da rinnovare); la Medicina specialistica; il Servizio amministrativo.
Il Commissario ha evidenziato una maggiore criticità/difficoltà rispetto alla richiesta del Comitato per la possibile immediata implementazione anche del personale del Servizio di Salute Mentale, del Servizio di Alcoologia e del Servizio di Igiene Pubblica, dovuta alla carenza di disponibilità di personale a disposizione. Anche se – ha aggiunto – per l’assunzione del personale, in questo sua reggenza, molti concorsi sono già stati fatti ed altri ne sono in corso.
Sempre Graziano ha assicurato la massima attenzione della Direzione e dei preposti servizi per dare immediata esecuzione alle richieste di rinnovo apparecchiature sanitarie e tecnologiche e per la manutenzione/revisione delle stesse apparecchiatura, nonché per la puntuale fornitura del necessario materiale di consumo, affinché, le richieste stesse non restino o inevase o soddisfatte in tempi lunghi, costringendo anche al rinvio della attività sanitaria già programmata.
Sono state quindi prese in esame anche altre tematiche, quali la riapertura, entro il 15 aprile, del Centro Dialisi presso l’Ospedale di Rogliano; lo studio delle postazioni per il Servizio (anche notturno) di Elisoccorso (è stato fatto presente che, in passato, era stata data disponibilità anche su Rogliano); la possibile attivazione di servizi di telemedicina (in radiologia ed in cardiologia); la creazione, sul territorio del Savuto, di altri centri AFT (Aggregazione Funzionale Territoriale, a cura dei Medici di medicina generale), ecc…
L’Hospice di Rogliano
A conclusione dell’incontro lo stesso Graziano ha informato i presenti che, ad integrazione dei servizi già presenti sul territorio a Sud di Cosenza, è stato realizzato un “Hospice”, già ultimato ed arredato, presso l’Ospedale “Santa Barbara” di Rogliano, aggiungendo che è anche in stato di avanzata progettazione un “Ospedale di Comunità”, da allocare pure all’interno del presidio roglianese.
Su quest’ultimo punto il Comitato, pur rinviando qualsiasi sua determinazione a quella che sarà la presa di posizione anche delle Istituzioni locali, ha, nell’immediato, espresso al Commissario dell’Asp la propria meraviglia e la propria perplessità sulla possibile e legittima realizzazione (tecnica e funzionale) di questi “nuovi presidi”, in sé auspicabili, ma, certo, non all’interno di un presidio ospedaliero, che, nel caso specifico, appartiene (e dovrebbe essere funzionale) all’Azienda Ospedaliera di Cosenza.
Ha, quindi, esternato la propria preoccupazione per questa “decisione”, che potrebbe, fra l’altro, rivelarsi uno (ulteriore) spreco di risorse economiche pubbliche, con il rischio e l’aggravante di restare una ennesima “incompiuta”.
Il Comitato auspica che sul punto si sviluppi, anche a livello della struttura sanitaria Regionale, un sereno confronto, perché, si è certi, può essere trovata una diversa soluzione, senza lo stravolgimento e lo snaturamento degli assetti della Azienda Ospedaliera e dell’Azienda Territoriale.
Già nel recente passato, per la realizzazione dei presidi in questione (Hospice e Casa della Salute, oggi Ospedale di Comunità) era stata auspicata la loro collocazione in strutture già esistenti e reperibili sul territorio del comprensorio di Rogliano (adattabili con una spesa addirittura inferiore a quella che si vorrebbe affrontare oggi) o da costruire ex novo su degli appezzamenti di terreno, all’epoca, già individuati (a valle della caserma dei Carabinieri o a confine e sul territorio anche del Comune di Marzi) ed opzionati per questo tipo di strutture sanitarie, incompatibili con una struttura ospedaliera.
Infine, i rappresentanti del Comitato e delle Associazioni presenti, hanno ringraziato il Commissario dell’Asp, ripromettendosi di re-incontrarsi per rifare il punto sulle soluzioni, che, nel frattempo, saranno intraprese e per approfondire il tema del preannunciato dell’Hospice e dell’ “Ospedale di Comunità”, anche alla luce di quanto emergerà nell’incontro, già richiesto, al Commissario dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza.