Sempre alta l’attenzione dei Carabinieri e della Procura di Vibo Valentia nel contrastare le truffe ai danni dello Stato e tutte le condotte che a qualsiasi titolo finiscono col causare danni all’Erario.
I militari dell’Arma delle Stazioni di Tropea e San Calogero – coordinati dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, guidata da Camillo Falvo – hanno segnalato all’Autorità giudiziaria competente nove persone, per la maggior parte gravati da precedenti di polizia o condanne, risultati dai primi accertamenti percepire indebitamente il reddito di cittadinanza.
I reati
In quattro casi i beneficiari avrebbero omesso di comunicare all’ente erogatore la perdita dei requisiti soggettivi a seguito della sottoposizione a misura cautelare personale. Nei rimanenti cinque casi, invece, gli indagati avrebbero attestato falsi domicili e stati di famiglia mendaci inducendo in errore l’Inps.
Il caso più eclatante ha riguardato un individuo, ritenuto elemento di spicco della criminalità organizzata di Tropea, arrestato nell’operazione Olimpo – condotta dalla Polizia di Stato lo scorso mese di gennaio – tuttora detenuto, che ha continuato a percepire il reddito di cittadinanza sino al mese di maggio per un ammontare di 3500 euro circa.
Complessivamente è stato stimato un danno per le casse dello Stato di circa 80mila euro. I presunti responsabili saranno ora chiamati a chiarire la propria posizione e a rispondere di truffa aggravata e falsità ideologia in atti pubblici.