Mer 6 Dic 2023
spot_img
HomeCostume & SocietàAmbiente«Granata mente, la sua gestione di...

«Granata mente, la sua gestione di depurazione e rifiuti è inaccettabile»: Caracciolo replica alle critiche

E’ in atto una campagna denigratoria nei confronti del sottoscritto che mio malgrado, coinvolge il Comune di Montalto Uffugo, ad opera di una figura istituzionale che già da tempo ha anteposto altri interessi a quelli dei Comuni che dovrebbe rappresentare.
Il Presidente del Consorzio Valle Crati, infatti, svolge il suo ruolo come rappresentante del Comune di Cosenza ma senza essere stato “nominato” o “confermato” dalla compagine amministrativa attuale.
Questo perché lo Statuto del Consorzio, votato in approvazione dell’assise non ha permesso al Sindaco della città capoluogo di “sostituire” il Presidente né tantomeno di contare sul suo “garbo” istituzionale”.
A scriverlo è il sindaco di Montalto Uffugo, Pietro Caracciolo.
“D’altre parte a niente sono servite nemmeno le richieste di dimissioni arrivate da parte di tutti i Sindaci dei Comuni del Consiglio di Amministrazione a cui hanno fatto seguito le dimissioni in blocco dei consiglieri del CdA, ad eccezione di uno solo di essi. E’ dovuta intervenire l’Arrical, a mezzo del Commissario straordinario, per dipanare i dissapori e, di fatto, ha spodestato il Consorzio avocando a sé sia la gestione del Project Financing, che riguarda l’efficientamento dell’impianto di depurazione di Coda di Volpe, sia la gestione dell’ampliamento della discarica di San Giovanni in Fiore, che si ripercuote sulla Tari dei cittadini della provincia di Cosenza.
Il Presidente – incalza Caracciolo – in carica fino a dicembre, quando finalmente si potrà procedere a nuove elezioni, mi ritiene responsabile del suo depotenziamento essendo tra i primi a sollevare disappunto sulla sua gestione. Ho più volte criticato il suo modo di prendere le decisioni in solitaria a nome del CdA non solo per un fatto formale ma quanto e soprattutto per un fatto di merito. Spesso, infatti, le sue scelte non avevano niente a che fare con l’interesse dei cittadini che noi Sindaci rappresentiamo e non potevano in nessun modo essere avallate da noi.
Una delle mie prime battaglie, per esempio, ha riguardato la tariffa che voleva far applicare all’ATO Cosenza per lo smaltimento dei rifiuti nella discarica di San Giovanni gestita appunto dal Consorzio. Una discarica pubblica che avrebbe potuto generare profitti quanto e più di una discarica privata, salvo poi approntare un Piano economico e finanziario a sostegno, che ha visto di colpo ridurre drasticamente la tariffa stessa ma solo dopo le interlocuzioni, anche pesanti, con il sottoscritto.
Sempre a proposito della discarica, si è scoperto, in ultimo, che aveva negato, a nome e per conto del Consorzio ma senza che il CdA ne fosse a conoscenza, l’abbanco di nuovi scarti, pur autorizzati dai dipartimenti regionali, che avrebbero consentito una riduzione dei costi da spalmare a carico dei cittadini della provincia, vincolando lo stesso a pagamenti arretrati. Una situazione non più sostenibile che si protraeva da troppo tempo nonostante i continui avvertimenti.
Per non parlare del progetto nel settore depurativo che ad un certo punto stava per saltare solo per questioni “personali” che niente avevano a che vedere con l’interesse pubblico, per come emerso nel corso di un’accesa riunione del CdA a cui egli ha inteso non partecipare avendo intuito lo spirito e avendo timore delle esiti. Bloccare il PF, infatti, non avrebbe consentito di uscire dallo stato di infrazione comunitaria, con conseguenti pesantissimi ripercussioni sanzionatorie a carico dei comuni.
Limitato nei sui poteri, oggi non gli resta che aggirarsi per Cosenza, Rende e anche Montalto Uffugo alla ricerca di fonti di inquinamento. Si preoccupa dei cittadini e del nostro impianto di depurazione a Taverna, che però non ha mai voluto prendere in gestione. E lui conosce bene lo stato del depuratore, di prima, quando il liquame entrava ed usciva tal quale, e di dopo, quando grazie ad un finanziamento regionale siamo riusciti a rimetterlo in funzione.  La realtà è che cerca semplicemente visibilità, creando allarmismo senza avere alcuna base, solo insinuazioni e ipotesi.
Addirittura sarebbe a rischio la PAC per mancanza di autorizzazione allo scarico in fognatura che da qualche mese, sempre il Presidente, ha deciso che deve rilasciare il Consorzio. Sembra quasi una minaccia. Chiede di verificare, ma a chi?
Sono sicuro, conoscendolo, che continuerà con la sua campagna calunniosa – conclude il sindaco di Montalto – ma come ho già avuto modo di scrivere, non serve infierire, dicembre è alle porte”.