Dom 28 Apr 2024
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Via dedicata a Silvio Berlusconi a Vibo, la reazione del M5S: “Personaggio divisivo e discusso”

“La proposta di dedicare una via a Berlusconi a Vibo Valentia, votata addirittura in commissione consiliare dalla maggioranza di destra, è da respingere sul piano politico e soprattutto sul piano culturale, giacché qualunque indicazione di personaggi divisivi e molto discussi provoca talvolta disgusto ed amarezza in ogni strato sociale”, afferma il GT del M5S di Vibo Valentia tramite nota.

“Contro il senso della storia comunitaria”

“Simili idee vanno contro il concetto di appartenenza alla propria comunità e contraddicono il senso della storia comunitaria che, al contrario, mai come in questo momento storico è chiamata a unire e rafforzare gli sforzi per contribuire tutti a rilanciare Vibo Valentia e il suo intero territorio. Perciò, piuttosto che dare la sensazione di adulazione politico-culturale, si prenda esempio del valore storico documentario dei nomi e i cognomi locali attestanti il cammino positivo percorso dalla città nella sua plurimillenaria esistenza”, afferma il M5S.

“Coloro i quali vengono indicati devono essere riconosciuti dall’intero popolo che li circonda come propri rappresentanti illustri di cui fregiarsi tutti. – continua la nota. – Viceversa, i periodi che segnalano invece la regressione economica, sociale e culturale, in generale sono contraddistinti da un periodo in cui nella toponomastica appaiono nomi vacui, che in realtà rappresentano la superficialità della classe dirigente del tempo. Per non parlare dei nomi divisivi, non soltanto per le posizioni politiche e culturali espresse, bensì per le macchie profonde sul piano dell’etica pubblica, sanzionate dagli organi preposti a esercitare la statualità.”

Il richiamo al “senso di appartenenza”

“Una classe dirigente accorta, con una visione lungimirante, dovrebbe proporre un aggiornamento proprio in virtù del ruolo che svolge da capoluogo di provincia, per esprimere e rappresentare degnamente il senso di appartenenza di ciò che è in questo ambiente storico. E poiché si tratta di una giovane provincia, che rimembra però la precedente Monteleone, già 1° capoluogo dell’età moderna post feudale dal 1806 al 1816, la struttura della Toponomastica dovrebbe essere chiamata a cogliere ed esaltare i protagonisti che da quel periodo in poi, sino ad oggi, con le loro opere hanno contribuito a tenere alta la dignità della città”, conclude il rappresentante del GT, Michele Furci.