«I Calabresi – scriveva Antonio Gramsci – sono gente dal carattere temprato come l’acciaio». Leonida Rèpaci raccontava di una Calabria creata da Dio, usando argilla verde con riflessi viola. Questo il solo esplicito proposito: dar vita ad un capolavoro. «Si mise all’opera, e la Calabria uscì dalle sue mani più bella della California e delle Hawaii, più bella della Costa Azzurra e degli arcipelaghi giapponesi». Eppure, un momento di sonnolenza divina portò un’entità malvagia a gettare un’aurea di maledizione su questa terra.
Bella e allo stesso tempo maledetta, per comprendere il suo dualismo occorre realmente padroneggiare e sfoggiare il temperamento della lega ferrosa citata da Gramsci.
Lo sanno bene gli studenti dell’Unical, soprattutto quelli provenienti dall’area di Crotone, sui quali grava da tempo una condizione di isolamento, causata da un sistema di trasporto inadeguato. Per anni gli studenti del Crotonese hanno dovuto affrontare, nella sadica apatia e indigesta indifferenza, una reale bisbetica odissea, per raggiungere, dalle proprie case, l’università e anche per compiere il tragitto inverso.
La sensibilizzazione al problema si è resa, prepotentemente, inevitabile, considerati gli oltre 3 mila studenti universitari Crotonesi iscritti all’Università della Calabria, cifra più che cospicua.
Un’associazione studentesca, Università Futura, ha preso a cuore la questione, organizzando già dal dicembre scorso una raccolta firme. L’obiettivo della petizione era la richiesta di un incontro con la ditta Romano e fortunatamente, grazie alla totale disponibilità di uno dei responsabili, Dino Romano, e, in aggiunta, il concreto interessamento da parte dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Roberto Musmanno, è stato possibile istituire un tavolo tecnico composto da studenti, Ditta Romano e Regione Calabria.
Questa battaglia, portata avanti con determinazione soprattutto dai due studenti Emilio Bossio e Francesco Mazza, è stata funzionale al fine di compiere i primi passi verso la risoluzione definitiva di questa problematica, la quale penalizza ed emargina da sempre gli studenti del Crotonese.
Innovative sono state le proposte: oltre ad una necessaria richiesta di incremento delle corse, si è pensato persino alla creazione di un’app, in modo da consentire al singolo studente la prenotazione del biglietto per via telematica, scongiurando, in tal modo, attese inutili presso le pensiline in caso di assenza di posti liberi sull’autobus.
Risale all’8 marzo l’intesa raggiunta tra gli attori protagonisti: presso la Cittadella, alla presenza degli ingegneri Francesco Mari e Alessandro Cuzzocrea per la Regione Calabria, del geometra Mario Racco e del dottor Dino Romano per la Autolinee Romano e, infine, degli studenti dell’Unical Francesco Mazza ed Emilio Bossio, in rappresentanza dell’associazione studentesca Università Futura, è stato finalmente avviato l’iter burocratico per la risoluzione del problema, nel medio-lungo termine (vedi foto).
In attesa dello scioglimento risolutivo, stamattina finalmente si torna a parlare della questione, in vista del rientro in famiglia, per le vacanze di Pasqua, degli studenti fuorisede del Crotonese.

«Si tratta– ci tiene a ribadire lo studente Emilio Bossio – di una soluzione tampone, non definitiva». L’invito alla collaborazione da parte dell’utenza studentesca, per ovviare ad un eccessivo intasamento, facilmente prevedile per i prossimi giorni, sta circolando ininterrottamente anche sui social, in modo da ottenere l’attenzione dei più.
«Come da accordi presi con la ditta Romano nell’incontro dello scorso Marzo, al fine di garantire un’efficace fruizione del servizio di trasporto nei periodi prefestivi, vi invitiamo a comunicarci, tramite sms, l’orario e il giorno del rientro (mercoledì o giovedì) da Cosenza verso Crotone, così da conoscere orientativamente il numero di utenti in modo da poterlo comunicare tempestivamente alla stessa ditta».
Un numero già elevato di studenti, apprezzando questa mediazione, sta provvedendo a mettersi in contatto con chi di dovere.
Lo studente Emilio Bossio:
«Da qualche ora, da quando è stata diffusa la notizia, sto ricevendo innumerevoli messaggi, privatamente o sui gruppi di whatsapp appositamente creati. Gli studenti stanno infatti provvedendo ad indicarmi la corsa e il giorno del rientro per loro più agevoli. Per ora la preferenza è per il mercoledì».
Ilenia Viola