Ven 19 Apr 2024
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Una lettera al presidente Parco Sila, ricordando Pierino Buffone: Bevacqua soddisfatto per tutte le adesioni ricevute

Di seguito pubblichiamo la lettera che l’onorevole Mimmo Bevacqua ha scritto ed inviato al presidente del parco nazionale della Sila per ricordare il compianto Piero Buffone.

 

“Come preannunciato due settimane or sono, ho inviato oggi al Presidente del Parco Nazionale della Sila, Dott. Francesco Curcio, la lettera aperta che segue, attraverso la quale, nella mia qualità di Presidente della IV Commissione Consiliare, propongo formalmente l’attribuzione di un riconoscimento alla memoria dell’On.le Pietro Buffone, consistente nella intitolazione di un sito significativo all’interno del Parco medesimo.
Sono davvero lieto che, nei giorni scorsi, abbiano manifestato la loro adesione a questa proposta i Sindaci di Cosenza, Rogliano, Santo Stefano di Rogliano, Altilia e Bianchi.

Consiglio Regionale della Calabria
Domenico Bevacqua
Presidente IV Commissione
Assetto e Utilizzazione del Territorio e Protezione dell’Ambiente

Prot. N. 42/2019

Parco Nazionale della Sila
Presidente dott. Francesco Curcio
presidente@parcosila.it

Oggetto: Richiesta riconoscimento memoria Pietro Buffone

Egregio Presidente Dott. Francesco Curcio,
rinnovandole i miei più calorosi auguri per la sua recentissima nomina alla presidenza del Parco nazionale della Sila,
in qualità di Consigliere della Regione Calabria e Presidente della IV Commissione Consiliare Permanente “Ambiente e Territorio”,
mediante la presente lettera aperta,
colgo l’occasione per rendermi ufficialmente promotore e sottoporre alla sua attenzione la richiesta di intitolare un sito significativo all’interno del Parco da Ella presieduto, all’On.le Pietro Buffone, nato a Rogliano il 2 gennaio 1918, ivi deceduto il 29 gennaio 2013, membro della Camera dei Deputati nella II, III, IV, V e VI Legislatura della Repubblica.
La motivazione primaria che mi induce a sottoporle questa richiesta (cui hanno pubblicamente offerto il loro sostegno anche i Sindaci di Cosenza, Rogliano, Santo Stefano di Rogliano, Altilia e Bianchi), risiede, naturalmente, nel ruolo rivestito dall’allora Deputato Buffone nella proposizione e approvazione della legge istitutiva del Parco nazionale della Calabria, successivamente trasformato in Parco Nazionale della Sila.
Mi consenta una brevissima cronistoria riassuntiva dei passaggi istituzionali intervenuti in materia, a beneficio di una migliore contezza da parte dei cittadini calabresi delle ragioni che suffragano la mia iniziativa.
In data 2 aprile 1968, con la legge n. 503, fu istituito il Parco Nazionale della Calabria, esteso a comprendere territori appartenenti alle (allora) tre province della Calabria: Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria. In seguito, con l’articolo 4 della legge n. 344 del 1997, viene istituito formalmente il Parco Nazionale della Sila; istituzione che diventa definitiva con il Decreto del Presidente della Repubblica del 14 novembre del 2002, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 63 del 17.03.2003.
Una prima proposta legislativa per l’istituzione del Parco (presentata dal senatore Spezzano e altri) era stata approvata in Senato nel 1964 e trasmessa alla Camera ( N. 1090) dove, il deputato Buffone provvide immediatamente (N. 1072, Buffone e altri) ad arricchire e rendere maggiormente compiuto il progetto, comprendendo “un’ampiezza maggiore e investendo tutto l’altopiano della Sila e le zone contermini”.
“È veramente delittuoso, onorevoli colleghi, disperdere le ricchezze dell’altopiano silano e non coordinarle secondo un disegno organico che ne sviluppi al massimo le potenzialità”: queste le parole forti che aprivano la scheda illustrativa del progetto Buffone.
Presentandolo in Aula nella seduta del 5 marzo 1964, il primo firmatario Buffone così ebbe ad esprimersi: “Vi è una situazione di particolare importanza da tenere presente, alla luce delle situazioni obiettive che si sono venute a determinare nella nostra regione (…) Vorrei pregare il signor Presidente di proporre l’assegnazione della mia proposta di legge alla Commissione agricoltura in sede legislativa, in considerazione del fatto che (…) se ne possa facilitare l’iter ed avere in tal modo uno strumento idoneo (…) che faccia veramente dell’altopiano silano una zona unica nel nostro paese. Chiedo l’urgenza”.
La sentita perorazione dell’on.le Buffone risultò efficace e venne accolta.
Le due proposte furono riunite e armonizzate in un testo unico, assegnato alla XI Commissione, prima in sede referente, poi in sede legislativa, approvato il 1 marzo 1968.
Il costante impegno di Buffone risultò essenziale affinché la legge concludesse il suo iter e raggiungesse la meta dell’approvazione prima della chiusura della legislatura (che maturò la scadenza appena due mesi dopo).

Quanto precede, per avvalorare e ribadire i meriti dell’esponente politico roglianese e le sue lungimiranti intuizioni relative alla valorizzazione dell’altopiano silano.
Ritengo, pertanto, sia doveroso oggi colmare una lacuna della memoria collettiva, riscontrando l’opportunità del giusto riconoscimento per chi si spese per la sua terra e dimostrò di saper guardare lontano e nella giusta direzione per uno sviluppo delle aree interne che, ai nostri giorni, resta centrale nell’ambito di un’organica e saggia azione politica regionale e nazionale.
Concludendo queste mie brevi righe, ne affido a lei, alla sua competenza e alla sua sensibilità, una valutazione serena e, confido, in un sollecito provvedimento nella direzione auspicata.
La saluto cordialmente e resto a disposizione per qualsivoglia chiarimento, nel segno di una collaborazione che sono certo non mancherà nell’ambito delle rispettive funzioni di competenza e ruoli istituzionali di pertinenza”.

F.to Mimmo Bevacqua