Nel Mar Tirreno, a soli 15 km dalla costa tirrenica calabrese, i ricercatori dell’Ingv hanno scoperto uno dei più grandi complessi vulcanici sottomarini italiani, finora sconosciuto, sviluppatosi a lungo una faglia della crosta terreste. La scoperta, fatta dai ricercatori dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, è stata illustrata in uno studio selezionato come «research spotlight» del mese di settembre della rivista EOS – Earth & Space Science News.
Ed è stata proprio questa scoperta l’oggetto di presentazione nel corso di un seminario
di Franco Bartucci
Il complesso vulcanico sottomarino inattivo Diamante Enotrio Ovidio e Scalea, quest’ultimo di fresca individuazione, collocato a circa cinque chilometri dalla costa nel bacino di Paola e il Golfo di Sapri è stato oggetto di presentazione nel corso di un seminario svoltosi nella sala convegni del Grand Hotel delle Terme Luigiane, su iniziativa delle stesse Terme Luigiane, dell’Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria” e dell’Unpli Cosenza, con relatore il dott. Riccardo De Ritis, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma, primo firmatario della ricerca, condotta nel mar Tirreno meridionale da un team, composto in rappresentanza delle Università di Palermo, Catania, Messina e della “Sapienza” di Roma.
Una ricerca, pubblicata anche sulla rivista scientifica internazionale Tectonics dell’American Geophysical Union (AGU), che ha posto degli interrogativi sul rapporto fra il complesso vulcanico sottomarino sopra indicato e le Terme Luigiane nella sua estensione territoriale.
L’organizzazione dell’evento ha consentito ad dott. De Ritis, accompagnato dal consulente scientifico delle Terme Luigiane, dott. Sergio Mazzulla, di effettuare un sopralluogo alle sorgenti delle terme, alle vasche di preparazione dei fanghi e delle alghe, allo scarico delle acque nel fiume “Bagni” fino ad arrivare alla foce sulla costa tirrenica, per completare la visita nel punto più alto del paese di Guardia Piemontese per una visione d’insieme del complesso montagnoso e nello stesso tempo di dominio sulle acque del mar Tirreno.
Una idea e una visione d’insieme che lo hanno portato nel pomeriggio a svolgere il suo seminario, moderato da Franco Bartucci, portavoce dell’Associazione internazionale “Amici dell’Università della Calabria”, di presentazione della ricerca con la partecipazione tra gli altri del presidente dell’Unpli Cosenza, Antonello Grosso La Valle, dell’assessore al turismo del Comune di Dianmante, Francesca Amoroso, del sindaco di Scalea, Gennaro Licursi, del Sindaco di Fuscaldo, Gianfranco Ramundo, in rappresentanza anche del Presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci.
Un seminario interessante che merita attenzione soprattutto per il prosieguo della ricerca per come sollecitato dai due Sindaci e dall’assessore presenti all’incontro che deve coinvolgere le istituzioni del territorio e della regione per gli ulteriori sviluppi che possono sfociare in benefici e conoscenza.