Gio 18 Apr 2024
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Le novità della Riforma Fiscale: Tasse sui redditi bassi e Partite Iva

A cura dell’Avv. Luigi Salvatore Falco

 Sui tavoli tecnici dell’esecutivo programmi di riduzione delle tasse per redditi bassi e Partite Iva al fine di alleggerire dalla pressione fiscale a pensionati, famiglie con figli e lavoratori autonomi .

Sul tavolo del Ministero dell’Economia una riforma IRPEF che riguarderà milioni di italiani in situazioni di bisogno.

Tra le prime novità una riforma volta a determinare un carico fiscale più equilibrato che rispetti anche le necessità dei lavoratori autonomi.

Un’altra grande categoria presa in considerazione dal Governo sarà quella dei c.d. cittadini no tax area, ossia circa 4 milioni di italiani che sono titolari di redditi troppo bassi per poter beneficiare delle detrazioni.

Il sottosegretario del MEF Pier Paolo Baretta ha dichiarato che “il punto è capire quanto è possibile operare, soprattutto sulle due aliquote più basse, in modo da tagliare il peso delle tasse sui redditi medi e medio-bassi”.

La riforma punta ad un ulteriore obiettivo: evitare l’aumento dell’IVA nel 2021 anche se gli esperti di dicono scettici su questa ultima ipotesi.

Infine, la riforma cerca di agevolare le famiglie con figli a carico con lo scopo di andare incontro ai giovani d’oggi che lasciano sempre più alle spalle il desiderio di poter formare una loro famiglia; basti guardare ai dati che anagrafici che negli ultimi anni registrano un forte calo delle nascite.

Sotto questo ultimo aspetto il Governo ha dimostrato di voler provare a mettere un po’ di ordine con la Legge di Bilancio che, a partire dal 2021, vedrà l’erogazione di un assegno universale e servizi alla famiglia.

Il MEF ha, anche, ripreso a lavorare sul progetto dell’assegno unico che si baserà sul reddito e sul numero di figli a carico e non più sul sistema delle detrazioni per carichi familiari.

Due sono le novità in assoluto che incentreranno la manovra sulle famiglie: bonus seggiolino pari ad € 30 per l’acquisto dei nuovi dispositivi antiabbandono e il bonus latte artificiale di € 400 annui per le mamme che soffrono di patologie certificate che non consentono di allattare in modo naturale.

Da una prima analisi le notizie che dal MEF accorro alle orecchie degli italiani sembrano portare aria di cambiamento ma per averne maggiore certezza non resta che aspettare le prossime settimane.