Gio 8 Giu 2023
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Tra i “furbetti” del bonus Covid, deputati, assessori, amministratori

Indignazione bipartisan dopo le rivelazioni di Repubblica. I nomi ancora non si conoscono, ma appartengono a tre diversi partiti i “furbetti” del bonus Covid. Come svelato da Repubblica, cinque deputati hanno chiesto all’Inps il bonus da 600 euro mensili poi elevato a 1000 previsto dai decreti Cura Italia e Rilancio per sostenere il reddito di autonomi e partite Iva in difficoltà durante la crisi del coronavirus. Segnalazione che è arrivata direttamente dalla direzione centrale Antifrode, Anticorruzione e Trasparenza dell’Inps, una struttura creata ad hoc dal presidente Pasquale Tridico con l’obiettivo di individuare i truffatori.

Dalle prime indagini sarebbe emerso che i cinque di Montecitorio sarebbero tre deputati della Lega, uno del Movimento 5 Stelle e uno di Italia Viva. Inoltre, nella vicenda sarebbero coinvolti addirittura duemila persone tra assessori regionali, consiglieri regionali e comunali, governatori e sindaci. 

E ora è caccia aperta ai “furbetti” di Montecitorio. Di loro, per il momento, si sa soltanto che sono cinque, come rivelato da Repubblica, in forze a partiti diversi: tre leghisti, un 5S, uno di Italia Viva. Cinque deputati che – nonostante uno stipendio da oltre 12mila euro al mese incassati con precisione svizzera – hanno chiesto e ottenuto il bonus da 600 euro previsto per marzo e aprile .