Dom 1 Ott 2023
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Scuola: positivi tra prof, ombre sulla riapertura

Se l’aumento del numero dei contagi non si arresterà la riapertura delle scuole italiane a settembre potrebbe essere compromessa. Lo dicono gli esperti che invocano in queste ore la responsabilità di tutti, a partire proprio dai ragazzi, e il rispetto massimo delle regole per evitare un riavvio dell’anno scolastico senza alunni nelle classi.

Intanto, emerge un altro dato allarmante. Sono appena partiti nel Paese i test sierologici al personale della scuola, mettendo già in luce una serie di dati che alimentano timori.  Con l’avvio dello screening sul personale emergono i primi casi di positività tra i docenti. 

Inoltre, ancora ad oggi, nessuna convocazione è giunta agli insegnanti che dovrebbero prendere servizio il primo giorno di settembre.

Nonostante tutti ribadiscano che alunni e personale torneranno a scuola a settembre, ancora non c’è nulla di definitivo tranne le misure, dettate dalla ministra Azzolina, da adottare per garantire la tutela della salute di studentesse, studenti e personale.

– Per ridurre la capienza delle classi cosiddette “pollaio”, saranno assunti 84mila e 808 insegnanti precari a tempo indeterminato.

– Verranno assunti anche 11mila nuovi membri del personale Ata.

– Per ridurre il più possibile l’accesso di “visitatori” a scuola, lo studente potrà essere accompagnato “da un solo genitore o di persona maggiorenne delegata dai genitori o da chi esercita la responsabilità genitoriale, nel rispetto delle regole generali di prevenzione dal contagio, incluso l’uso della mascherina durante tutta la permanenza all’interno della struttura”.

– Test diagnostici per tutto il personale del sistema scolastico statale e paritario, incluso il personale supplente, in concomitanza con l’inizio delle attività didattiche e nel corso dell’anno.

– Test a campione per la popolazione studentesca con cadenza periodica.

– Inoltre, per il test saranno adottati i criteri di: volontarietà di adesione al test; gratuità dello stesso per l’utenza; svolgimento dei test presso le strutture di medicina di base e non presso le istituzioni scolastiche.

– Infine, il Protocollo prevede anche norme sull’igienizzazione degli spazi, sulle modalità di ingresso e uscita dalla struttura scolastica e sulla creazione di help desk per le scuole.

Anche il governo in difficoltà decide ed annuncia un nuovo vertice oggi.