Gio 8 Giu 2023
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Vicenda “Mascherine non conformi”, l’imprenditore De Martin torna libero

La fine dell’emergenza legata alla carenza di dispositivi di protezione delle vie
respiratorie negli ospedali sardi arriva con 4 milioni di mascherine, di diversi tipi, targate Demar. Le protezioni individuali giungono nell’isola grazie alla fornitura aggiudicata dalla Demar Hospital srl, “in deroga alle disposizioni del Codice degli appalti previste dalle Ordinanze 630, 638 e 639 del capo dipartimento della Protezione Civile (Ocdpc). In buona sostanza, per via dell’emergenza coronavirus, alle Regioni e alle Aziende sanitarie sono stati riconosciuti poteri straordinari, tra cui l’acquisto di materiale sanitario per fronteggiare l’avanzata dei contagi.

Una fornitura importante per una regione in forte affanno che si tramuta ben presto in un grosso guaio per l’imprenditore Renato De Martin, 60 anni, amministratore unico della Demar Hospital, società con sede operativa a Reggio Calabria e base legale a Roma. De Martin viene coinvolto, infatti, in una rogna giudiziaria finendo addirittura agli  arresti domiciliari con l’accusa di frode nelle pubbliche forniture. All’imprenditore vengono confiscati 10,8 milioni di euro pagati dalla Regione Sardegna per la fornitura di 4 milioni di mascherine targate Demar perchè non sarebbero state conformi alle normative nazionali e comunitarie.

Questa mattina, però, il Tribunale del Riesame di Cagliari, accogliendo le tesi dei legali dell’indagato, Vincenzo Belvedere e Francesco Giuffrè che hanno ampiamente dimostrato la conformità della pubblica fornitura a tutte le norme in vigore e l’estraneità dello stesso a qualsivoglia ipotesi di reato, ha annullato l’ordinanza di misura cautelare, revocando la misura degli arresti domiciliari e ordinando l’immediata liberazione del De Martin.