Suona puntuale la campanella questa mattina per gli studenti delle scuole elementari e medie in Calabria.
Genitori preoccupati hanno lasciato davanti l’uscio degli istituti i loro figli, contrari al rientro a scuola con il Covid ancora “vivo”. Tra i protagonisti del diniego generale di un breve sondaggio ci sono molte famiglie: tanti reputano più corretto mantenere i propri figli a casa, protetti fra le mura domestiche. Tra tutti coloro che hanno espresso il loro disappunto al ritorno in presenza ritroviamo “semplici” genitori, ma anche qualcuno nel duplice ruolo padre-madre e insegnante.
È stato, insomma, un ritorno tra i banchi tra luci e ombre, tra la paura del contagio e la consapevolezza del ruolo insostituibile dell’istruzione. Genitori divisi tra favorevoli e contrari al ritorno tra i banchi, ma accomunati dall’ansia per l’andamento dei contagi.
Scuole aperte o scuole chiuse. Dad o no dad. Sono i due schieramenti che si stanno fronteggiando in Calabria in una vera e propria guerra social combattuta a colpi di hashtag ed iniziative di protesta.
Comunque sia, al di là dei battibecchi sui social, l’incremento dei positivi che arriva dai vari bollettini dell’Asl e della Regione sta giocando un ruolo determinante, almeno da un punto di vista psicologico. Ancora tanti i contagi da Covid-19 in Calabria. Scuole aperte in altre zone dell’Italia, dove anche in zona rossa l’attività didattica prosegue in presenza? Un dilemma! In questa confusione però qualche sindaco calabrese lungimirante si è portato avanti con il lavoro. A Frascineto le scuole resteranno chiuse fino al 16 gennaio. A Morano Calabro la riapertura delle scuole è stata fissata al 18 gennaio. A Soriano lezioni in presenza dal 17 gennaio. Il sindaco di Cassano allo Jonio ha deciso di prorogare la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado fino al 31 gennaio. Anche a Corigliano-Rossano fino al 16 gennaio non riapriranno né le scuole primarie né le secondarie di primo grado.