Sab 25 Mar 2023
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La Fap Acli Calabria aderisce alla giornata mondiale “Dei nonni e degli anziani”

La FAP Calabria, (Federazione Anziani e Pensionati Acli Calabria) aderisce alla giornata mondiale “Dei nonni e degli anziani”, – voluta da Papa Francesco – del 25 luglio in prossimità della ricorrenza dei Santi Gioacchino ed Anna, che la tradizione considera i “nonni di Gesù”. È quanto afferma Saverio Sergi , segretario Regionale della FAP Calabrese.
Per Papa Francesco, la ragione di questa scelta è semplice: “è importante che i nipoti ed i nonni si incontrino perché, come dice il Profeta Gioele (3.1) “I vostri anziani faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni”. Purtroppo viviamo in una cultura quella, appunto, dello scarto che butta via ciò che non è più utile. Secondo la FAP Acli nell’Enciclica Fratelli Tutti si ravvisa l’urgenza di ricostruire il dialogo tra generazioni, in una ottica del dono della reciprocità del “dare e ricevere” per contrastare unalogica che arriva a svalutare persino le persone, come gli anziani che, sembrano essere solo un peso per la società.
Il Papa dichiara: “la vecchiaia non è una malattia, è un privilegio” e ci invita a guardare gli anziani come una vera e propria risorsa. Risuonano in queste parole anche le ragioni del nostro essere e fare la FAP ACLI. Infatti, le migliori condizioni di vita e gli straordinari progressi delle scienze mediche, fanno sì che la condizione anziana conosca un’ampiezza temporale e dunque una responsabilità sociale impensabile in un recente passato. Davvero gli anziani sono un prezioso ombrello protettivo.
Ma gli anziani non sono solo una “carta di credito” alla quale attingere. Vi è un mondo valoriale da cui trarre insegnamento. In questo senso l’anziano supera la quotidianità ordinaria e diventa centro della storia dell’uomo con tutta la sua esperienza messa al servizio della società. L’anziano è ricchezza sociale e spirituale, pilastro di riferimento per i giovani che cercano e vogliono radici umane importanti.
Ce ne siamo accorti, sgomenti, in questi due anni di pandemia, vera e propria strage di nonni ed anziani. Abbiamo così scoperto che la loro fine ci lasciava più poveri, non solo di sostegno economico, quanto di saggezza, di umanità ed in particolare di “memoria”. Dice ancora Papa Francesco: “Il Signore può e vuole scrivere con loro anche pagine nuove, pagine di santità, di servizio e di preghiera. Anche gli anziani sono il presente ed il futuro della Chiesa”.
Sotto questo profilo la FAP ACLI Calabria ritiene che debba essere ripensato il modo di intendere ed operare in relazione all’invecchiamento attivo poiché l’anziano può ancora essere inserito in percorsi produttivi e sociali nei servizi alle città ed ai quartieri In particolare.
Scrive Don Giuseppe Grampa: “Mi piace pensare alla vita umana, come un grande albero: solo se ha radici profonde può allargare nel cielo i suoi rami. Così la nostra generazione avrà futuro, grandi rami, solo se custodiremo le nostre radici, il nostro passato, gli anziani, i nostri nonni”.