Disarticolata dai carabinieri la banda dell’assalto al portavalori e all’ufficio postale avvenuto nel 2019 in provincia di Reggio Calabria.
Questa mattina, i Carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal gip di Palmi nei confronti di 7 persone, ritenute responsabili a vario titolo di diversi reati in materia di armi e ordigni esplosivi, lesioni personali aggravate, danneggiamento, furto e ricettazione, e rapina.
Nell’occasione dell’assalto al portavalori avvenuto nel maggio del 2019 a Melicuccà, i rapinatori riuscirono a trafugare 700 mila euro.
I particolari dell’operazione resi noti nel corso di una conferenza stampa che il procuratore della Repubblica di Palmi, Emanuele Crescenti, ha tenuto alle ore 10.30 presso il Comando provinciale Carabinieri con gli ufficiali del Comando Provinciale, del Gruppo Carabinieri di Gioia Tauro e della Compagnia Carabinieri di Palmi.
In carcere sono finiti Francesco Trefiletti di 31 anni di San Procopio, Giuseppe Oliveri (32), di Seminara, Carmine Alvaro (37) di San Procopio. Secondo le indagini, sono loro gli autori della rapina al portavalori della Sicurtransport commessa con modalità paramilitari «con almeno altre 4 persone rimaste non identificate». Arrestato anche Domenico Alvaro (34) di San Procopio.
Sono finiti ai domiciliari Mostafà Giuseppe El Gharaff (27) di Seminara, Domenico Laurito (50), di Sinopoli e Benito Tavella (35), di San Giovanni di Mileto. Dopo un’indagine fatta di intercettazioni, studio delle celle telefoniche e accertamenti patrimoniali, per la Procura di Palmi non ci sono dubbi che gli arrestati siano i componenti della banda.