Usavano ingenti quantitativi di alcol denaturato importato dall’estero per fronteggiare la pandemia da Covid-19 per produrre bevande alcoliche adulterate e contraffatte poi con i marchi di alcolici.
Insieme all’ispettorato ICQRF del Ministero dell’Agricoltura è stato scoperto anche questo dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli che ha notificato 12 arresti (3 in carcere e 9 ai domiciliari) e sequestrato beni per un valore complessivo da 10 milioni di euro.
I finanzieri hanno apposto i sigilli a un liquorificio di Giugliano in Campania (Napoli), a una tipografia di Cava dè Tirreni (Salerno) e a una casa vinicola di Pagani (Salerno). Nei confronti degli indagati il tribunale di Napoli Nord, su richiesta dell’ufficio inquirente coordinato dal procuratore Antonietta Troncone, ha disposto anche un sequestro preventivo delle imposte evase da 250mila euro.