Lun 29 Mag 2023
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Capo Colonna: alla scoperta del tempio di Hera Lacinia, la perla della Magna Grecia

Se viaggiate lungo la costa ionica della Calabria, non potete perdervi la vista di un monumento che da secoli domina il paesaggio: l’ultima colonna del tempio di Hera Lacinia, situata a Capo Colonna, a circa 10 chilometri a sud di Crotone.

Si tratta dell’unica testimonianza rimasta di uno dei più importanti santuari della Magna Grecia, dedicato alla dea greca Hera, protettrice delle donne e della fertilità.

La storia del tempio

Il tempio di Hera Lacinia fu costruito nell’VIII secolo a.C. dai coloni greci che fondarono Crotone, una delle più potenti e fiorenti città della Magna Grecia. Il tempio era situato sul promontorio Lacinio, oggi chiamato Capo Colonna, che costituisce la punta più orientale della penisola calabrese e il limite meridionale del golfo di Taranto.

Il promontorio era considerato sacro dalle popolazioni autoctone e fu reso ancora più prestigioso dalla costruzione del tempio, che divenne un luogo di culto e di pellegrinaggio per i greci e i romani.

Il tempio era di stile dorico e aveva 6 colonne sul fronte e 17 sui lati lunghi. Era circondato da un muro peribolare e da altri edifici di servizio, tra cui un balneum romano. Il tempio ospitava una statua in oro e avorio della dea Hera, opera dello scultore Fidia, lo stesso che realizzò la statua di Zeus a Olimpia.

Il tempio era anche famoso per la sua ricchezza e per le sue offerte votive, tra cui una colonna d’oro donata dal generale cartaginese Annibale dopo la vittoria contro i romani nella battaglia di Canne nel 216 a.C.

Il tempio fu saccheggiato e distrutto più volte nel corso della storia, sia da parte dei romani che dei barbari. Nel XVI secolo restavano solo due colonne in piedi, da cui il nome di “Capo delle Colonne” dato al promontorio.

Nel 1732 una delle due colonne cadde a causa di una tempesta e fu usata come materiale da costruzione. L’altra colonna rimase solitaria a testimoniare la gloria passata del tempio.

La visita al Parco Archeologico

Oggi l’area sacra del tempio fa parte del Parco Archeologico di Capo Colonna, che si estende per circa 50 ettari e offre ai visitatori la possibilità di ammirare i reperti provenienti dagli scavi archeologici condotti dal XIX secolo ad oggi.

Tra i reperti più importanti ci sono la laminetta bronzea con iscrizione ad Hera Lacinia, datata al IV secolo a.C., il tesoro di Hera, costituito da monete, gioielli e oggetti preziosi, e i frammenti della statua della dea. Il parco archeologico ospita anche un museo che illustra la storia e le caratteristiche del santuario.

La ricostruzione in 3D

Per chi vuole avere un’idea più precisa di come doveva essere il tempio di Hera Lacinia ai suoi tempi d’oro, è possibile visitare il sito web www.heraproject.it, dove è stata realizzata una ricostruzione in 3D del tempio e del suo contesto ambientale.

Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione tra il Parco Archeologico di Capo Colonna, l’Università della Calabria e il Centro Interdipartimentale di Servizi Informatici e Telematici dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”. Il sito web offre anche informazioni storiche e culturali sul tempio e sul suo culto.

L’ultima colonna del tempio di Hera Lacinia è quindi un simbolo della Magna Grecia e della sua eredità culturale. Visitare il parco archeologico o il sito web è un modo per entrare in contatto con una parte importante della nostra storia e della nostra identità.