Gerocarne è un piccolo paese delle pre-Serre vibonesi, in Calabria, dove si conserva ancora una tradizione antica e preziosa: quella dei vasai.
Da secoli, infatti, gli abitanti di Gerocarne lavorano l’argilla per produrre oggetti di ceramica di uso domestico e artistico, tramandando di generazione in generazione un’arte che rischia di scomparire.
La storia dei vasai di Gerocarne affonda le sue radici nel Cinquecento, quando il paese era uno dei più fiorenti centri di produzione figulina della regione. Nel corso dei secoli, la ceramica gerocarnese si è distinta per la qualità dell’argilla locale, estratta a mano con la zappa nelle terre della frazione di Sant’Angelo, e per la varietà delle forme e delle decorazioni.

Fino agli anni ’70 del Novecento, i vasai di Gerocarne si dividevano in due categorie: i “bianchi” e i “rossi”, a seconda del colore che assumevano in cottura le due diverse tipologie di argilla.
I vasai bianchi usavano un’argilla calcarea, grigiastra, duttile e setosa, con cui producevano stoviglie ingobbiate, invetriate e decorate con motivi semplici in verde ramina e giallo ferraccia. I vasai rossi, invece, usavano un’argilla ferrosa, rossastra, compatta e resistente, con cui producevano terrecotte da fuoco, come pentole, tegami e pignatte.
Tra gli oggetti tipici della ceramica gerocarnese si possono citare: i “tièsti”, piatti piani o fondi; i “cùccume”, brocche a due anse contrapposte; i “pignati”, pentole di varie dimensioni; le “vozze” e le “vozzarelle”, bottiglie grandi e piccole; i vasi da conserva e i “salaturi” per olio, vino e olive.
Alcuni di questi oggetti hanno una funzione non solo pratica ma anche simbolica e rituale, come le cannate, vasi da fiori che venivano usati come dono nuziale o funerario.

Oggi a Gerocarne rimangono poche botteghe artigiane che continuano a praticare l’arte dei vasai. Tra queste spicca quella della famiglia Papillo, che da sei generazioni porta avanti questa tradizione con passione e maestria.
Papà Domenico e il figlio Tommaso sono gli ultimi eredi di una dinastia di vasai che lavorano ancora a mano, senza strumenti tecnologici, usando il vecchio tornio azionato con il piede e il forno a legna. I loro prodotti sono richiesti da collezionisti e appassionati di tutto il mondo.
Gerocarne è quindi un luogo da scoprire e da valorizzare per la sua cultura e la sua identità legate alla ceramica. Un patrimonio da salvaguardare e da promuovere come espressione di una Calabria laboriosa ed operosa che porta avanti le tradizioni di un tempo.