Mar 26 Set 2023
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Inquinamento, elettrosmog e problematiche ambientali, le proposte di De Rose

“Da un problema possono nascere delle opportunità” questo è il messaggio che si evince della partecipata manifestazione,svoltasi nel tardo pomeriggio di giovedì presso la biblioteca civica di Quattromiglia, organizzata dalla coalizione di ‘Open Politica Aperta’ del candidato a sindaco Massimiliano De Rose dal titolo: “Quartieri, ambiente, benessere e dintorni”. Il convegno prende spunto dalla vicenda della antenna radio base di via Savinio, che l’azienda Inwit Spa avrebbe voluto realizzare nel quartiere di San Gennaro in prossimità dell’Università della Calabria. Una antenna per le trasmissioni radiomobili dall’altezza di 30 metridistante soli 7 metri dalle più vicine abitazioni.“Dopo la nascita di un comitato spontaneo abbiamo sollevato più volte il problema finché, la settimana scorsa,in nostra risposta il sindaco ha informato che la Inwit Spa ha rinunciato alla realizzazione di tale infrastruttura. – Questo quanto affermato da Massimiliano De Rose – Chiedo a tutti i candidati a sindaco di prendere l’impegno per adottare un regolamento, come abbiamo scritto nel nostro programma, che possa portare alla realizzazione di un piano adeguato.”

Insieme a Massimiliano De Rose, il dottor Francesco Bonacci (esperto in materia di elettrosmog,  docente di fisica applicata  presso l’Università di Catanzaro e docente master in ‘Radio protezione’ presso l’Unical) con il supporto di alcune slide ha ben edotto i convenuti sulla questione che “riguarda l’ambiente dei quartieri, con un impatto principalmente di tipo psicologico, perchè le onde emanate nell’etere abbiano un impatto diretto sulla salute biologica dei cittadini non ha, ad oggi, alcun fondamento scientifico. L’impatto quindi è di tipo sociale (le antenne sono brutte da vedere e deturpano il paesaggio), psicologico(vivere vicino ad una di queste infrastrutture potrebbe indurre depressione) ed economico (gli immobili vicini a tali antenne potrebbero perdere di valore). Con il passaggio dalla tecnologia 4G a quella 5G tutte le antenne dovranno essere sostituite, cosa che è già avvenuta con il passaggio dalla tecnologia ETACS a GSM”. Bonacci ha portato ad esempio il lavoro svolto in altri territori, ha ben spiegato i tecnicismi chestanno alla base dei telefoni cellulari, ed in virtù del cambio di tecnologia ha proposto una soluzione: “la diffusione di piccole antenne, delle dimensioni di una bomboletta spray, installabili facilmente in ogni spazio pubblico, garantirebbero non solo la riduzione dei rischi per la salute di tutti i cittadini ma anche una omogenea copertura del segnale, evitando speculazioni private ed il rischio di ritrovarsi installati grandi ripetitori a pochi metri dalle case.Predisporre quindi un piano che riduca al minimo l’impatto visivo e l’esposizione a onde elettromagnetiche in tutti i quartieri del centro e delle periferie.– Ha aggiunto Bonacci – Anziché grandi antenne che impattano negativamente e che espongono i residenti delle zone di installazioni a campi magnetici molto intensi, più indicati sarebbero dei piccoli ripetitori della potenza del wi-fi di casa, diffusi in città e posti su strutture pubbliche, lampioni, insegne. La esposizione per i cittadini di ogni quartiere sarebbero minime in applicazione del principio di precauzione e nessun quartiere “soffrirebbe” l’impatto visivo di antenne radio base di grandi dimensioni e dunque il deprezzamento del valore degli immobili”.

Le conclusioni le ha tratte il candidato a sindaco di ‘Open Politica Aperta’,Massimiliano De Rose: “la politica deve avere l’umiltà di confrontarsi con i tecnici, oggi abbiamo appreso delle informazioni per le quali ciò che rappresentava un problema può costituire una opportunità. Quello dei campi elettromagnetici è un inquinamento non visibile e non percepito, per questo molto trascurato e sottovalutato, ma diffuso su tutto il territorio e non meno grave di altre forme di inquinamento più conosciute e dibattute in campagna elettorale.Anche su questo Rende può diventare un riferimento applicando un regolamento secondo criteri più moderni e meno impattanti. La politica deve disciplinare gli interessi che scaturiranno dal passaggio della tecnologia 4G al 5Ggarantendo il più possibile la tutela della salute dei cittadini e la perequazione sociale. Dobbiamo impegnarci per intercettare fondi europei per giungere a soluzioni che possano fare scuola ed in questo contesto la nostra Università rappresenta una fondamentale risorsa, noi di ‘Open Politica Aperta’ vogliamo fare di Rende la città delle innovazioni in ogni ambito”.