Giorni, forse mesi, di agitazione nella città dei bruzi. La bella Cosenza, è al tracollo. Tutta colpa (forse) del “maledetto” crack finanziario.
E’ da ore oramai che si respira un’aria pesante e non solo per l’odore nauseabondo della spazzatura che non viene raccolta adeguatamente. La respirazione del resto nel suo significato è legata all’atto di percepire la realtà, ecco allora che l’aria diventa pesante per i cittadini di Cosenza.
Ogni angolo delle strade è addobbato a festa con i colorati e variopinti sacchetti della spazzatura in bella vista, nella parte antica della città il traffico è bloccato da giorni, ieri a causa di una frana, oggi per la spazzatura riversata su Corso Telesio dagli stessi abitanti della zona che per rabbia hanno deciso di occupare la strada, con sacchi dell’immondizia non ritirata da tempo, come una soluzione possibile per sbloccare questa emergenza.
Se ci si sposta verso il centro città ecco un’altra protesta: quella degli operai comunali (delle cooperative di tipo B) che presiedono il municipio in attesa di risposte sui loro stipendi arretrati.
Insomma, non c’è pace a Cosenza neppure in questo periodo prenatalizio che dovrebbe portare armonia e tranquillità. Nulla funziona come dovrebbe, ma davanti Palazzo dei Bruzi la ruota (panoramica) gira…