Ven 29 Mar 2024
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Acqua: elemento essenziale per la vita, ma pagato a caro prezzo in Calabria

314€, questa la cifra spesa nel 2019 da una famiglia calabrese per la bolletta idrica (434€ la media nazionale), con un aumento del 3,2% rispetto al 2018.
Notevoli spesso le differenze tariffarie fra i singoli capoluoghi di provincia della stessa regione: in Calabria, si va dai 438€ di Reggio Calabria ai 180€ di Cosenza.
La fotografia emerge dall’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva realizzato nell’ambito del progetto “Consapevolmente consumatore, ugualmente cittadino”, finanziato dal Ministero dello sviluppo economico (DM 7 febbraio 2018).

Le tariffe sono indicate rispetto ad una famiglia tipo di tre componenti ed un consumo annuo di 192 metri cubi. Con un uso più consapevole e razionale di acqua, che abbiamo quantizzato in 150mc invece di 192mc l’anno, una famiglia media avrebbe un risparmio medio di circa 73 euro in Calabria.

Ad esempio, in un anno si possono risparmiare 42mc di acqua con questi piccoli accorgimenti: sostituendo, una volta su due, la doccia al bagno (risparmio di 4,5mc), riparando un rubinetto (21mc), usando lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico (8,2mc), chiudendo il rubinetto mentre si lavano i denti (8,7mc).

Famiglie mediamente soddisfatte dell’acqua di rubinetto ma vorrebbero vederci chiaro su qualità e bollette. Secondo dati Istat, l’86,6% delle famiglie si dichiara molto (22,2%) o abbastanza soddisfatte (64,4%) del servizio idrico, contro un 13,3% poco o per niente soddisfatto. I livelli di soddisfazione espressi dalle famiglie italiane diminuiscono spostandosi dalle aree del Nord verso il Centro e quindi al Sud e nelle Isole. Le criticità più marcate riguardano soprattutto Calabria, dove le famiglie poco o per niente soddisfatte rappresentano rispettivamente il 36%, il 35,1% e il 29,1% del totale. in particolare una famiglia su tre si dichiara poco soddisfatta della comprensibilità delle bollette, quasi una su quattro di odore, limpidezza e sapore dell’acqua di rubinetto.

Dall’analisi delle Carte dei servizi, emerge inoltre che nel 63% non viene data alcuna
informazione sul bonus sociale a disposizione delle famiglie e in un caso su tre non viene data alcuna informazione sulla qualità dell’acqua erogata.

La domanda di bonus va presentata al proprio Comune di residenza o ai CAF abilitati. Il bonus acqua garantisce la fornitura gratuita di 18,25 metri cubi di acqua su base annua (pari a 50 litri/abitante/giorno) per ogni componente della famiglia anagrafica dell’utente. Il bonus garantirà, ad esempio, ad una famiglia di 4 persone di non dover pagare 73 metri cubi di acqua all’anno. Il bonus idrico o bonus acqua 2020, aumenta rispetto al 2019 e viene esteso anche ai titolari di reddito e pensione di cittadinanza.