Di Letizia Lucio
Dove eravamo rimasti?
Il tema de “Giù la maschera” II edizione, è la “maschera” nella sua accezione più ampia e condivisibile. Non solo quelle riferite al carnevale che celano un significato antico, quello di ribaltare ruoli e camuffare la realtà in un giorno particolare e condiviso, ma anche a quelle maschere quotidiane che indossiamo per nasconderci in un anonimato che tende ad un’omologazione distruttrice dell’IO. Una visione pirandelliana di un necessità ancestrale.
È chiaro il riferimento a taluni percorsi psicologici atti a ricostruire i punti di partenza di tutte le infelicità, delle incapacità emotive, ma anche delle emozioni stimolo e motore assieme dell’evoluzione e della crescita stessa. Riparte così, il percorso artistico sperimentale dell’associazione artistico-culturale “AlterEgo” interrotto e travolto dagli ultimi eventi, ma che da essi, ha tratto nuova linfa e vigore.
Si è inaugurata ieri, presso il Museo del Presente, la rassegna d’arte contemporanea “Giù la maschera”, già alla sua seconda edizione che ha visto la partecipazione di un pubblico attento e attratto dalle identità e dai talenti a confronto in una rassegna che non è una competizione, ma una ricerca. Numerose le personalità che hanno preso parte a questo evento assieme agli artisti che hanno fortemente voluto riprendere un lavoro interrotto forzatamente, ma che ha conservato, arricchendoli, gli iniziali scopi di fusione concettuale e di rappresentazione sociale delle maschere intese come sfaccettature della nostra esistenza. Lo hanno fatto con volontà e coscienza artistica altissima riuscendo a fondere il tema dell’evento, già particolarmente articolato, con un momento storico che ha inciso fortemente le nostre coscienze.
Un segnale di ripresa forte e voluta che tutti i gentili ospiti hanno compreso e apprezzato.
La critica d’arte, dott.ssa Giulia Fresca, assieme all’Assessora alla cultura della città di Rende, Marta Petrusewicz, hanno illustrato magistralmente un processo intimo e, stavolta, non esclusivo dell’artista, di produzione concettuale e artistica, finalizzato alla comprensione della necessità e dal bisogno, di ognuno di noi, di mostrarsi con una “maschera”. Spesso imposta, spesso dovuta e, ancora più spesso, intrinseca alla natura umana.
Una bella mostra! Da vedere!
L’esposizione resterà a disposizione dei visitatori fini al 18 luglio prossimo.