AIL Nazionale schierata a fianco dell’URB ,Unità di Ricerca Biotecnologica di Aprigliano (Cosenza), fiore all’occhiello della rete nazionale Labnet sviluppata dal Gruppo GIMEMA (Gruppo Italiano Malattie Ematologiche dell’Adulto), a rischio chiusura.
Creatura fortemente voluta dall’AIL di Cosenza “Fondazione Amelia Scorza”, l’URB opera in seicento metri quadrati con strumentazione all’avanguardia, expertise e competenze professionali. Il servizio dei pazienti non è rivolto solo ai calabresi, da oltre dieci anni. Il trasferimento dell’URB presso il Laboratorio centrale metterebbe a repentaglio una prestigiosa eccellenza certificata a livello internazionale e la salute degli stessi pazienti ematologici. Il TAR Calabria si pronuncerà a fine mese.
Tutto ciò ha contribuito a far crescere l’Ematologia fino a diventare un’eccellenza di riconosciuto valore internazionale.
Oltre all’attività di supporto diretto ai pazienti, che si esplica nell’assistenza e nell’ accoglienza di pazienti e familiari, sia in reparto che nelle Case alloggio AIL, una delle attività che costituisce un fiore all’occhiello di AIL è quella del supporto alla ricerca scientifica, anche attraverso il finanziamento del GIMEMA (Gruppo Italiano Malattie Ematologiche dell’Adulto). Prestigiosi laboratori, con personale competente e strumentazioni all’avanguardia sono dislocati su tutto il territorio italiano e garantiscono elevatissimi standard di qualità diagnostica, particolarmente importanti nell’ambito della cosiddetta terapia di precisione.
Una delle realtà certamente meritevoli di essere menzionate all’interno di questo scenario, è l’URB – Unità di Ricerca Biotecnologica di Aprigliano (Cosenza), il cui direttore scientifico è attualmente il dottor Fortunato Morabito, già primario dell’UOC di Ematologia dell’Ospedale Annunziata di Cosenza. L’Unità di Ricerca Biotecnologica, infatti, fa parte della rete nazionale LabNet sviluppata dal Gruppo Italiano GIMEMA e nata dall’esigenza di creare una rete di laboratori certificati di alta qualità, che seguono protocolli condivisi e procedure standardizzate, riconosciute a livello internazionale, al fine di effettuare una diagnosi precisa e accurata, utilizzando le più avanzate tecniche di diagnostica molecolare, e monitorare al meglio la malattia e la risposta alla terapia.
Ogni anno, i Laboratori certificati LabNet sono sottoposti a rigorosi controlli di qualità per la standardizzazione di metodiche altamente sofisticate. La complessità delle indagini di laboratorio è, infatti, aumentata ed ha portato ad una sempre maggiore specializzazione dei Laboratori diagnostici, da un lato, perché solo anni di esperienza in un determinato ambito consentono di arrivare a elevati standard di qualità nell’esecuzione degli esami; dall’altro, perché l’elevato costo di queste tecniche diagnostiche può trovare la sua sostenibilità solo in un sistema di gestione di risorse e competenze centralizzato.
Il Laboratorio dell’Unità di Ricerca Biotecnologica di Aprigliano è sostenuto da AIL Cosenza Fondazione Amelia Scorza ONLUS e da anni opera in questo ambito, partecipando a tutti i controlli di qualità organizzati nell’ambito delle reti LabNet. Pertanto, risulta competente e qualificato per la gestione dei pazienti nel territorio in questione.
– JakNet per la diagnosi e il monitoraggio delle patologie mieloproliferative croniche Ph negative.
Seicento metri quadrati di strumentazioni all’avanguardia, expertise e competenze professionali al servizio dei pazienti calabresi, e non solo. Una realtà fortemente voluta dalla sezione di AIL Cosenza “Fondazione Amelia Scorza”, che non ha risparmiato la messa a disposizione di personale altamente qualificato (biologi sostenuti con borse di studio), indispensabile per coniugare assistenza e ricerca a tutto beneficio dei pazienti affetti da tumori del sangue. Disporre di indagini diagnostiche affidabili con lo stesso livello qualitativo in tutta Italia e, in particolare, nella Regioni del sud Italia non è banale, soprattutto quando si tratta di prescrivere farmaci di alta precisione e personalizzare le terapie. Inoltre, la presenza di strutture di eccellenza come l’URB di Aprigliano limita in misura rilevante il grave fenomeno della migrazione sanitaria, tanto più necessario in questo periodo di emergenza, mettendo a disposizione dei cittadini professionalità e competenze che nulla hanno da invidiare a quelle di altre regioni d’Italia.
Oggi, però, l’URB di Aprigliano vive un momento grande difficoltà e la vicinanza di tutta l’AIL è più che mai necessaria, in quanto, nell’ambito di un più ampio progetto regionale di razionalizzazione della rete dei laboratori, sembrerebbe ormai prossima la decisione del Commissario straordinario della Azienda Ospedaliera di Cosenza di chiudere l’URB di Aprigliano, trasferendone le attività diagnostiche all’interno del laboratorio centrale dell’Ospedale dell’Annunziata, creando, di fatto, le premesse per un’inevitabile ridimensionamento delle grandi capacità di ordine assistenziale e scientifico che hanno connotato, per circa un decennio, l’attività di questo centro di eccellenza.
Per questa ragione, tutta la grande comunità AIL è schierata accanto alla Sezione AIL di Cosenza e alla sua Presidente, che si è sempre impegnata nel sostenere questa eccellenza, anche con battaglie legali, che ci auguriamo portino i risultati sperati di mantenere attivo il Laboratorio Specialistico Ematologico dell’URB e del suo ruolo cruciale di anello di congiunzione tra ospedale e territorio nella diagnosi e cura dei tumori del sangue.
“Questa decisione” – avverte la presidente di AIL Cosenza, avv. Ornella Nucci – “sembra muovere da una politica di razionalizzazione dei costi, ma, in realtà, non solo ha già determinato un aumento delle spese per l’Azienda Ospedaliera (per personale, apparecchiature, certificazioni e richieste ad altri laboratori), ma è destinata a mettere a repentaglio la salute dei moltissimi pazienti in cura presso l’Ematologia di Cosenza, in quanto sacrifica lo standard di qualità diagnostica attualmente presente.” Al suo fianco ed in prima linea il Presidente Nazionale AIL, prof. Sergio Amadori, arrivato a Cosenza lo scorso 9 luglio per una partecipata conferenza stampa sul tema.