Chi lo dice che la carne fa male? Anzi, tutt’altro. Ne sono convinti quelli di Federcarni. E ne sono convinti, ancor di più, i massimi esperti in questo settore che si sono ritrovati a Crotone per tre giorni. Perché? Per partecipare al Campionato Nazionale Giovani Macellai, oltre che agli eventi formativi come ad esempio il “Butchery Masterclass. Una giornata con i maestri norcini della Federazione Nazionale Macellai” organizzato dalla Camera di commercio di Crotone nell’ambito del progetto fp 2017-2018 “Orientamento, domanda-offerta di lavoro”, con la collaborazione di Confcommercio-Federcarni ed il supporto di Confindustria. Tre giorni intensi, tra coltelli da affilare e carni da cucinare, “ammirare”, tagliare.
I lavori, avviati venerdì 25 settembre, con gli illustri ospiti del convegno “Carne, Nutrizione e Sicurezza Alimentare – l’importanza della filiera: dal benessere animale ai giovani macellai”, sono proseguiti nella giornata di sabato 26 settembre, presso la sede di Arredo Inox, dove un gruppo di studenti dell’Istituto Alberghiero di Le Castella ha avuto la possibilità di affiancare i maestri norcini della Federazione Nazionale Macellai in una sessione di approfondimento sul taglio e la lavorazione della carne.
Nella giornata seguente, domenica 27 settembre, gli studenti hanno potuto assistere in diretta alla quarta tappa del Campionato Italiano Giovani Macellai (Italian Young Butchers Championship), svoltasi presso il Laboratorio mediterraneo delle tipicità della Camera di commercio di Crotone, evento che ha richiamato i giovani macellai di tutta la regione Calabria.
Al termine dell’evento, come promesso, diverse centinaia di chilogrammi di carne lavorata sono state stata donate alla Caritas dell’Arcidiocesi di Crotone-Santa Severina per la distribuzione alle famiglie indigenti, coronando con un messaggio di solidarietà la buona riuscita dell’iniziativa.
La Camera di commercio di Crotone ringrazia tutti i rappresentanti del mondo accademico, imprenditoriale e istituzionale che hanno collaborato alla realizzazione dell’evento, rendendolo occasione unica per promuovere la lavorazione della carne come tipicità d’eccellenza del territorio. Un particolare ringraziamento va al Dirigente scolastico dell’Istituto Alberghiero di Le Castella Vito Sanzo, per aver compreso l’importanza della partecipazione all’iniziativa in termini di avvicinamento tra mondo della scuola e mercato del lavoro.
Tornando alla carne, specie quella rossa, sembra avviata verso una riabilitazione che è non solo gastronomica ma perfino scientifica. È quanto è emerso dalla tavola rotonda sul tema: “Carne, nutrizione e sicurezza alimentare”. Un evento formativo al quale hanno preso parte alcuni dei maggiori esperti a livello nazionale in materia di zootecnia, nutrizionismo, scienze veterinarie, medicina di prevenzione, ricerca in campo biologico ed alimentare. Tra essi Giuseppe Campanile, docente di medicina veterinaria all’Università Federico II di Napoli e membro del Consiglio Superiore di Sanità, il quale cita un recente studio scientifico condotto in Francia secondo il quale i grassi saturi di origine animale producono effetti benefici sull’uomo.
“In Calabria – si legge in un passaggio dei comunicati stampa -la lavorazione delle carni è un’arte antichissima, per giunta valorizzata da razze autoctone di particolari unicità e pregio. L’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo, intravede nell’attuale momento storico un’occasione da volgere a proprio favore puntando su identità e radici culturali”.
Ma se per Maurizio Arosio, Presidente Federcarni, l’auspicio è che “questo sia l’inizio di una lunga e proficua collaborazione, fondamentale per la categoria dei macellai e per il futuro dei giovani”, con la consapevolezza di “rilanciare, in questo modo, la figura stessa del macellaio”; per Marco Tassinari, medico veterinario che lavora all’Università di Bologna, tra i massimi esperti del settore, la scelta è quella di formare i giovani facendo conoscere loro le realtà degli animali, delle carni, la sicurezza alimentare. “Occasione importante per divulgare una nuova professione. Imprenditori e professionisti: questo devono essere oggi i giovani macellai”, ha affermato.
Mentre Rocco Pozzulo, presidente della federazione italiana cuochi, ha enfatizzato il confronto e gli esperimenti utili all’offerta della carne. Infine Alessandro Cuomo, geniale e preparato imprenditore che ha lanciato da anni un metodo più che collaudato, che si è soffermato sul “sogno realizzato”: quello cioè del laboratorio della tipicità mediterranea. Materie prime nobili e la podoloca calabrese ed il suino nero protagonisti, insieme, nel panorama italiana. “La carne? Non solo non fa male ma trattata come si deve e trasformata nel nostro metodo, che gestisce il ph e sviluppa una molecola antiinfiammatoria, può anche curare tutti noi”. Parola di Cuomo, parola dei giovani ed esperti macellai.